G20Pittsburg

Dai resoconti stampa sui lavori del G20 di Pittsburgh non si riesce a comprendere se si è dibattuto anche il tema della regolamentazione dei titoli posseduti dalle banche, in particolare dei titoli fuori bilancio (over the counter) e di una moltitudine di altri istituti finanziari di nuova costituzione. E’ indispensabile infatti, nella prospettiva di una riforma,  giungere ad un accordo sulla valutazione reale de titoli speculativi e sul loro drastico ridimensionamento. Da tempo l’International Accounting Standards Board (Iasb) preposta a stabilire standard di valutazione, contabilità e rendiconto finanziario, sta lavorando per definire criteri condivisi e accettati da tutti, soprattutto in riferimento ai titoli tossici. In una proposta presentata recentemente afferma il principio del valore di mercato attuale. Per i titoli tossici vorrebbe dire che essi, dato il valore di mercato attuale, dovrebbero scomparire dai libri contabili. Anche la dichiarazione finale del G20 dei Ministri delle Finanze di Londra del 4-5 settembre scorsi raccomanda azioni miranti alla “convergenza verso un’unica serie di standard di valutazione di alta qualità, globali e indipendenti” degli strumenti finanziari e anche degli “over the counter”. Il sistema bancario, tuttavia, rifiuta qualsiasi cambiamento del sistema, col rischio che quanto è accaduto ora, possa ripetersi in futuro. L’American Bankers Association (ABA), infatti, ha invitato il Ministro del Tesoro e la Fed a bloccare le riforme proposte dall’Iasb. L’ABA chiede che sia mantenuta la valutazione dei titoli basata sul modello bancario tradizionale, ossia mantenere sui libri contabili il loro valore di emissione.


  La Commissione 


1.   può indicarci se questo argomento è stato trattato a Pittsburgh?


2.   Che opinione ha, nei confronti della richiesta dei banchieri americani (ABA), di mantenere sui libri contabili il valore che i titoli avevano al momento dell’emissione?


3.   Non crede che, se questa richiesta fosse vincente, le cause della crisi finanziaria non sarebbero rimosse?      


4.  Che iniziative intende intraprendere per evitare il rischio di nuove crisi sistemiche?