DRAGHI E L’URGENZA DI RIFORME PER IL PAESE

L’incarico a Draghi, che in molti da
tempo speravamo, può finalmente aprire il percorso di rifondazione del quale
l’Italia ha urgenza, rifondazione del sistema democratico, che in questi anni è
stato più volte appannato, rifondazione dell’assetto istituzionale e
rifondazione del concetto di politica e del peso della finanza sull’economia
reale. Oltre alle emergenze sanitarie, dal diffondersi del covid alla campagna
vaccinale, che non ha bisogno di padiglioni fatti a primula, alla crisi
occupazionale e psicologica di tanti, abbiamo necessità di riformare il
rapporto Stato, Regioni, territorio, partendo dalla sanità e dalla prevenzione,
di sconfiggere il morbo che si è impadronito di parte della magistratura
togliendo, in troppi casi, le aspettative di libertà e giustizia, di far
ritornare i partiti alla loro corretta funzione di raccordo tra le istituzioni
ed i cittadini partendo dalla necessità che gli stessi abbiano democrazia
interna controllata e bilanci verificati dalla Corte dei Conti. Occorrono leggi
elettorali che riconsegnino agli elettori il diritto di scegliere i propri
rappresentanti ridando centralità al parlamento, bisogna riformare in modo
chiaro ed equo il sistema fiscale e ricreare solidarietà tra tutte le
componenti della società, dai più giovani ai più anziani. Il sistema bancario
deve vedere eliminate le sperequazioni ed i gravi problemi creati dalla
mancanza di diversificazione tra banche di risparmio e di investimento e
l’economia verde, diventata un’urgenza improrogabile, deve trovare misure
adeguate nei rapporti con il commercio internazionale. Né può essere trascurata
la necessità, da affrontare con il resto del mondo, di una strada più corretta
per l’utilizzo delle risorse informatiche. Draghi ha di fronte un impegno
difficile non solo per i tanti problemi da affrontare nel breve tempo ma
specialmente perché in Italia da troppo tempo si sono incancrenite situazioni
di potere ed interesse che contrastano con le necessità del Paese ma
vogliamo sperare che il coraggio, la pazienza e la determinazione che lo hanno
guidato nel passato siano di esempio e di sprone ai molti che, a parole,
sostengono di volere il bene degli italiani.