UN IMPRENDITORE, UN ESEMPIO

Sabato 30 gennaio il Presidente
dell’Upiveb, Sergio Pirovano, è mancato all’affetto della sua famiglia, dei
suoi amici, dell’associazione che da più di 13 anni lo ha visto difendere con
intelligenza, dedizione e lungimiranza un comparto strategico per l’Italia
contrastando la contraffazione ed il dumping. Puntualmente il Presidente
Pirovano è stato protagonista in Europa intervenendo, anche come membro
del board della Eifi – European Industrial Fasteners Istitute, sui vari
problemi connessi alle importazioni illegali di acciaio ed alle discrasie del
mercato con i conseguenti danni non solo per i lavoratori e le imprese ma anche
per la salute e sicurezza dei consumatori.

Imprenditore avveduto, che fin dalla
giovane età si era occupato dell’azienda di famiglia, dopo la morte del padre,
è stato un uomo giusto nei rapporti di lavoro e generoso verso gli altri, fermamente
convinto che chi ha di più debba essere capace di aiutare coloro che sono in
difficoltà ed essere pronto ad occuparsi anche di quelle situazioni sanitarie
che hanno bisogno del contributo dei privati. Rimarranno nella memoria dei
presenti i suoi interventi, alle riunioni conviviali di Natale organizzate da
Upiveb, sia per la semplicità, serenità ed incisività che per le proposte e la
profondità dei sentimenti.

In tanti anni di attività parlamentare in
Europa molte sono le persone e i rappresentanti di impresa e di categoria che
ho incontrato e con i quali mi sono confrontata sulle reali esigenze e gli
obiettivi diritti da difendere, in una visione del commercio internazionale che
non dovrebbe mai prescindere dalla capacità di coniugare gli interessi europei
e dei paesi terzi con quelli della propria nazione. Molte di queste persone,
come è ovvio, sono state conoscenze passeggere, così come spesso avviene anche
con i colleghi parlamentari, sembra difficile che la politica regali qualche
vera amicizia scevra da interessi. Sergio Pirovano è stato, è restato e resterà
un amico, al di là delle più rare occasioni di incontro degli ultimi anni e del
rimpianto che in molti avremo per non potere più confrontarci con lui sui
tanti problemi che ancora si dovranno affrontare, specie per tutto il
manifatturiero, dalla sicurezza dei prodotti alla corretta concorrenza.

Ci mancherà ma il suo esempio, la sua
pacatezza, mai disgiunta dalla passione per le cose nelle quali credeva, e la
sua determinazione nel lavoro e nella vita ci aiuteranno a sentirlo ancora
presente. Nella confusa situazione, non solo del nostro Paese, possiamo solo
sperare che vi siano sempre più imprenditori ed uomini come lui.