DISAVVENTURE TELEFONICHE

L’Autorità italiana garante delle comunicazioni (Agcom) ha pubblicato una mappa delle sventure telefoniche ricavate dalle segnalazioni che le pervengono dai privati o dalle Associazioni per la tutela dei consumatori.


Le lamentele riguardano diversi settori della telefonia: da quella fissa a quella mobile, o diversi servizi: dall’ attivazione/disattivazione di servizi, alla loro sospensione, dal mancato riscontro a reclami al mancato passaggio ad altro operatore, dalla modifica dei piani tariffari all’applicazione agli utenti di prezzi superiori ai massimi imposti dall’Autorità. Una delle denunce più ricorrenti è quellq che si riferisce ai costi di recesso. Gli utenti si lamentano di dover pagare fino a centinaia di euro per lasciare un operatore. Succede ai contratti che includono un cellulare o una chiavetta e succede anche per il cambio di un operatore fisso. Le regole impongono di farlo in cinque giorni, ma capita anche che gli operatori ne inpieghino di più e facciano perdere la linea al cliente.


 


La Commissione,


 



  1. conosce questa mappa?

  2. E’ in grado di dire se le lamentale espresse corrispondono alla media di quelle che vengono denunciate negli Stati membri?

  3. Può indicarci quali sono le categorie di denunce che corrispondono a parametri espressi dalla normativa comunitaria?

Esiste uno sportello “europeo” a cui fare riferimento per chiedere informazioni sulle regole in vigore e/o per denunciare eventuali scorrettezze degli operatori o inadempienze dei servizi di garanzia?



E-007441/2011


Risposta di Neelie Kroes


a nome della Commissione


(1.9.2011)


 


 


Uno degli obiettivi fondamentali del quadro normativo europeo per le comunicazioni elettroniche è quello di garantire che gli utenti traggano il massimo beneficio sul piano della scelta, del prezzo e della qualità, promuovendo nel contempo la concorrenza nella fornitura di servizi di comunicazioni elettroniche.


 


I servizi della Commissione sono consapevoli della mappatura di segnalazioni (indagine conoscitiva) effettuata dall’AGCOM sulla base delle lamentele ricevute, che si fonda inoltre sull’attività di controllo delle associazioni di tutela dei consumatori e sulle risoluzioni extra-giudiziali delle controversie ai sensi dell’articolo 34 della direttiva 2002/22/CE (direttiva servizio universale; USD)[1].


 


La Commissione elabora periodicamente delle relazioni sui progressi nei mercati europei delle comunicazioni elettroniche e prende in considerazione le principali cause di insoddisfazione dei consumatori segnalate negli Stati membri[2]. Queste ultime comprendono la rescissione di contratti per telefoni cellulari, la pubblicità sleale, la mancanza di chiarezza in merito alle condizioni contrattuali e la mancanza di informazioni relative al passaggio ad un nuovo operatore.


 


A questo proposito, il quadro normativo riveduto, che doveva essere recepito nel diritto nazionale entro il 25 maggio 2011, prevede controlli di sicurezza rafforzati a beneficio degli utenti finali. Ad esempio, la direttiva sul servizio universale, modificata dalla direttiva 2009/136/CE[3], include nuove disposizioni in materia di diritto dei contratti (articolo 20), degli obblighi di trasparenza (articolo 21), della qualità dei servizi (articolo 22) e delle misure per agevolare il cambiamento di fornitore (articolo 30). L’Italia non ha ancora recepito tali disposizioni nel diritto nazionale e la Commissione sta esaminando la questione[4].


 


La Commissione non ha il potere di intervenire in singole controversie tra utenti e operatori. Tuttavia è disponibile un punto di contatto specifico con i servizi competenti della Commissione per le domande relative ai diritti degli utenti finali che derivano dalla legislazione UE (INFSO Desk[5]).








[1]     GU L 108 del 24.4.2002.



[2]     Nella sezione “Sviluppi normativi” dei documenti relativi al monitoraggio dell’attuazione del quadro normativo delle comunicazioni elettroniche allegata all’agenda digitale nonché nei singoli capitoli per paese, entrambi disponibili sul sito:    
http://ec.europa.eu/information_society/digital-agenda/scoreboard/library/index_en.htm.


Per i periodi di riferimento precedenti, si vedano le relazioni annuali di esecuzione disponibili sul sito: http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/library/communications_reports/index_en.htm.



[3]     GU L 337 del 18.12.2009.



[4]     Cfr. IP/11/905 “La Commissione avvia un procedimento legale contro 20 Stati membri per attuazione tardiva della normativa sulle telecomunicazioni”, disponibile sul sito:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/905&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en.



[5]     Contatti disponibili sul sito: http://ec.europa.eu/dgs/information_society/practical/contact/index_en.htm.