DALLA CINA ACCIAIO RADIOATTIVO

INTERROGAZIONE SCRITTA

 

di Cristiana Muscardini (UEN)

 alla Commissione 

Oggetto:          Dalla Cina acciaio radioattivo 

Sono 30 tonnellate di acciaio Inox arrivate in Italia  attraverso il porto di La Spezia. Provengono dal più grande impianto siderurgico del mondo appartenente al gruppo cinese Tysco e sono state smistate nelle province di Parma, Milano, Treviso, Mantova, Lucca, Frosinone, Latina, Campobasso e Brindisi e sequestrate in seguito dai Carabinieri del Comando Tutela Ambiente. Contaminato dall’isotopo Cobalto 60, quell’acciaio ha una elevata radioattività che impiega sei anni a dimezzare la sua carica. Lavorato da fonderie italiane, la radioattività è stata scoperta solo sugli scarti di lavorazione, poiché, trattandosi di un semilavorato, la legge italiana non prevede che sia sottoposto a controlli radiometri prima di essere sdoganato. 

Può la Commissione rispondere ai quesiti seguenti: 

1.         E’ stata informata di questa situazione? 

2.         Ritiene che la legge italiana relativa all’importazione dell’acciaio sia compatibile con le direttive dell’Unione riguardanti la sicurezza delle importazioni a tutela della salute e dell’ambiente? 

3.         Conosce altri casi d’importazione in Europa di acciaio contaminato dall’isotopo Cobalto 60?