COSTRUIRE LA PACE PER IL NOSTRO COMUNE PRESENTE E PER IL FUTURO DELLE GENERAZIONI CHE VERRANNO

Mentre i polacchi mettono da parte tutte le rivalità, che ci sono state in questi anni tra maggioranza ed opposizione, per accogliere i profughi ed aiutare in tutti modi possibili la difesa dell’Ucraina contro la barbarie di Putin, in Italia diverse forze politiche, con l’avvicinarsi delle elezioni, nuovamente dimenticano che la priorità è aiutare L’Ucraina per riaffermare la libertà, la democrazia, salvare vite umane e non la ricerca di un ipotetico consenso.

Con la solita doppia faccia alcuni parlano di pace negando che la pace, quando si è aggrediti, si può difendere solo con armi adeguate ad impedire distruzioni, genocidio, perdita della propria indipendenza e sovranità.

Quando l’Italia, secoli fa, è passata sotto diverse dominazioni c’era il detto “viva la Franza, viva la Spagna basta che s’magna”

Sono passati secoli e voglio sperare che, in caso di invasione, la maggior parte degli italiani avrebbero oggi la forza, il coraggio, l’abnegazione che ogni giorno sta dimostrando il popolo ucraino.

Nessuno è per la guerra ma spero anche che nessuno, di quelli che oggi fanno tanti distinguo sugli aiuti militari all’Ucraina o sulla necessità di adempiere a quanto già concordato con la Nato nel 2006, abbia scheletri nell’armadio per accordi ed interessi passati con Putin o con qualche suo oligarca, spero che nessun partito, o esponente politico italiano, abbia tratto il ben che minimo beneficio dalle relazioni, istituzionali o meno, con la Russia. Spero che certe posizioni, di questi giorni, siano frutto di un’errata valutazione politica e non di altri interessi o di indifferenza verso vite umani e valori imprescindibili.  

Qualunque motivazione sia all’origine di certe dichiarazioni ed atteggiamenti, coda di paglia, viltà, paura, calcolo elettorale o errore politico sappiano, tutti coloro che piangono per i “poveri ucraini”, ma che non danno il tempestivo contributo, anche militare, per aiutarli, che i morti, i feriti, i bambini dispersi, le città distrutte e l’attacco all’indipendenza ed alla libertà di un intero popolo ricadrà anche sugli ignavi.

Difendere l’Ucraina è difendere, costruire la pace per il nostro comune presente e per il futuro delle generazioni che verranno, perché ogni essere umano è fatto per vivere libero e l’autocrazia rende schiavi con la violenza e la corruzione.