6. Risultati del Consiglio europeo dell’11 e 12 dicembre 2008 – Semestre di attività della Presidenza francese (discussione)
Cristiana Muscardini, a nome del gruppo UEN . – Signor Presidente, onorevoli colleghi, grazie anche perché essendo io in un gruppo che si chiama Unione per l’Europa delle Nazioni non posso che apprezzare particolarmente le sue parole.
La sua Presidenza ha dimostrato che ci può essere il progetto di una politica europea, di un’Europa politica, basta avere il coraggio che è stato dimostrato nel conflitto tra Russia e Georgia, basta avere la capacità di gestire la crisi finanziaria con nuovi metodi di lavoro e interpretazioni aperte contro la rigidità del patto di stabilità. Abbiamo apprezzato e sostenuto la visione politica di una Presidenza che ha riposizionato la politica al centro del dibattito e di conseguenza ha riposizionato l’Europa al centro del dibattito mondiale.
Siamo convinti che l’indipendenza della BCE deve significare il suo dovere di confrontarsi più tempestivamente con le istituzioni. Infatti è ormai dimostrato che le crisi non possono essere risolte dalle banche centrali se non c’è a monte una chiara visione politica e una condivisa strategia di sviluppo. La definizione del “pacchetto clima-energia” con il superamento delle risorse problematiche nazionali è un grande successo e una speranza per il futuro, insieme all’Unione per il Mediterraneo, strada maestra per la pace e lo sviluppo.
Ma rimangono aperte alcune priorità che ci auguriamo possano essere risolte in collaborazione dalla troika e dalla prossima Presidenza. Tra queste, oltre all’immigrazione e al controllo alle frontiere e al rilancio dell’agricoltura, anche la reale parità salariale tra uomo e donna. Oggi l’Europa parla di equiparazione tra uomo e donna attraverso l’età pensionabile, penso sarebbe opportuno cominciare a ottenere la parità salariale.
Presidente, credo che la soluzione di un Commissario per ogni paese sia quella più giusta, lo avevamo già detto nella Convenzione, ringraziamo la Presidenza francese per aver riportato in vita questa proposta. E per finire lei ha definito questa crisi sistemica e perciò, Presidente, siamo con lei per chiedere una riforma del sistema, una riforma del sistema che si basi sulla capacità di far prevalere l’economia reale sulla finanza, i beni effettivi rispetto ai beni di carta.