CONFLITTI D’INTERESSE ALL’EFSA

Le dimissioni della presidente del consiglio d’amministrazione dell’Agenzia
per la sicurezza alimentare (EFSA) sottolinea con evidenza la necessità di
evitare ad ogni costo conflitti d’interesse nella nomina di dirigenti ed
esperti delle Agenzie dell’Unione europea. Il fatto che la presidente fosse
stata, o fosse ancora, direttrice per l’Europa dell’International Life Science
Institut (Ilsi), considerato dalle Ong il braccio armato delle principali
industrie agroalimentari, chimiche, farmaceutiche e cosmetiche, forse spiega –
dicono i maligni – perché l’EFSA non abbia mai negato l’autorizzazione a un
prodotto dell’industria biotech. Pare inoltre che esistano altri casi di
conflitti d’interesse che riguardano membri dei comitati scientifici ed esperti
dell’Efsa. Si parla addirittura di una forte candidatura al consiglio
d’amministrazione rappresentata da una ex dirigente di Monsanto e attuale
presidente della lobby Food-Drink Europe.

1.      E’
al corrente la Commissione dell’esistenza di questi conflitti?

2.      Non
crede che sia indispensabile sapere chi sono e cosa fanno quelli che decidono
cosa possiamo mangiare o che medicine possiamo prendere?

3.      La
trasparenza non le sembra un criterio più che utile per sapere dove questi
esperti lavorano o hanno lavorato?

Non sarebbe più opportuno cercare candidati tra
ricercatori e professori, anziché tra dirigenti e consulenti delle
multinazionali?

IT

E-008250/2013

Risposta di Tonio Borg

a nome della Commissione

(14.8.2013)

 

 

1.         Il
regolamento (CE) n. 178/2002[1]
del Parlamento europeo e del Consiglio ha istituito l’Autorità europea per la
sicurezza alimentare (EFSA) in quanto agenzia indipendente e stabilito per tale
autorità requisiti severi in fatto di indipendenza e conflitto d’interessi. L’EFSA
si è di conseguenza dotata di norme interne in materia di indipendenza al fine
di rispettare i requisiti di cui sopra; norme che sono state periodicamente oggetto
di revisioni e aggiornamenti. La
Commissione si dichiara soddisfatta di come l’EFSA pone in
atto le proprie norme sull’indipendenza.

 

2.         Il
ruolo del consiglio d’amministrazione non consiste nel formulare pareri
scientifici ma nel definire, su proposta del Direttore esecutivo, il bilancio e
i programmi di lavoro dell’Autorità, monitorandone inoltre l’esecuzione.

 

3.         L’elevato
livello di trasparenza del funzionamento dell’EFSA rende possibile il
sistematico controllo pubblico del suo operato e ha permesso, fin dalla sua
istituzione nel 2002, un ininterrotto miglioramento delle norme interne in
fatto di indipendenza e trasparenza.

 

4.         La selezione
dei candidati al ruolo di membri del consiglio d’amministrazione avviene sulla
scorta di un invito pubblico a manifestare il proprio interesse; possono
presentare la propria candidatura tutti coloro che possiedono i requisiti e non
esiste preclusione alcuna nei confronti di ricercatori e professori.



[1]     GU L 31 dell’1.02.2002.