Commercio e strategia d’investimento per il sud del Mediterraneo dopo la rivoluzione della primavera araba

Cristiana
Muscardini, a nome del
gruppo PPE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo simbolico che
proprio oggi, giorno che celebra l’Europa, l’Europa stessa, il Parlamento
europeo affronti il problema di una nuova strategia commerciale verso il Mediterraneo
del sud, specie perché questa non sarà soltanto una strategia commerciale, ma
anche l’inizio di una serie di iniziative di maggiore forza e capacità di
incisività per quanto riguarda la democrazia, lo sviluppo e il benessere di
questi paesi.

 

L’Europa
ha tra le sue missioni il benessere dei propri cittadini, ma anche l’attenzione
al benessere di quelli delle altre nazioni, specie quelle a noi più vicine. La
Primavera araba ha cambiato la politica e le strutture economiche dell’area
mediterranea e ha confermato il ruolo strategico del commercio internazionale
come strumento – se correttamente utilizzato – per coniugare i rapporti
economici con i processi di democrazia e di sviluppo della società. Lo sviluppo
del commercio e una maggiore attenzione alle piccole e microimprese può
significare un immediato percorso di sviluppo e di benessere sociale, utile a
promuovere maggiore stabilità e democrazia in quei paesi.

 

Il
principio “more for more”, maggiori aiuti a fronte di maggiore
impegno, introdotto dalla Commissione, deve divenire un principio di mercato,
perché senza maggiore impegno da parte dei governi di questi paesi a una
concreta apertura dei mercati, all’attuazione di riforme economiche adeguate,
non si riuscirà a creare un’area dove veramente il mercato sarà libero e
corretto, come noi europei vogliamo. È necessario che la banca europea non
commetta nel Mediterraneo, specialmente nei confronti delle piccole e medie
imprese e delle microimprese che hanno un ruolo importante nel progresso economico
di quella regione, non commetta alcuni degli stessi errori commessi in Europa.

 

Voglio
ringraziare l’onorevole Rinaldi perché nella sua relazione questi punti sono
stati evidenziati con grande precisione e l’attenzione alle microimprese e alle
piccole imprese sono una speranza per la stabilità, il progresso economico ma
anche sociale.