CALO DELLE ADOZIONI

Le recenti statistiche dicono che da qualche tempo sta diminuendo sempre più la richiesta di adottare bambini mentre cresce il numero delle coppie che fanno ricorso alla fecondazione assistita per avere un figlio proprio. In particolare, sono sempre meno le richieste di adozione internazionale a causa dei tempi lunghi, dei costi e del rischio di adottare bambini piuttosto grandi, spesso con problemi di salute e raramente provenienti da Paesi europei. Mentre continua ad aumentare nei paesi dell’Unione il numero di bambini in attesa di adozione sia per abbandono che per motivi sociali.


 


La Commissione:


1)      considerando che nei Paesi dell’Unione vi sono migliaia di bambini adottabili non ritiene di dare vita ad una specifica adozione europea all’interno dei 27 paesi membri con un iter di massima garanzia ma celere nelle pratiche così da poter garantire a tanti bambini abbandonati negli istituti di poter avere una stabilità affettiva e d un futuro sereno?


 



E-003563/2012


Risposta di Viviane Reding


a nome della Commissione


(30.5.2012)


 


 


L’adozione internazionale è attualmente regolata da leggi nazionali e da convenzioni internazionali, in particolare la Convenzione dell’Aia del 29 maggio 1993 sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale, a cui aderiscono tutti gli Stati membri dell’Unione europea.


La Commissione sostiene la sua adeguata attuazione partecipando regolarmente alle Commissioni speciali, convocate nell’ambito della Conferenza dell’Aia di diritto internazionale privato, con la finalità di rafforzare la cooperazione internazionale in questo settore.


 


La Commissione reputa che, al momento attuale, la corretta applicazione della Convenzione del 1993 costituisca un quadro giuridico sufficiente per le adozioni internazionali. Poiché la Convenzione si applica anche alle adozioni tra gli Stati membri, la Commissione ritiene che le questioni in materia di adozioni transfrontaliere all’interno dell’UE vengano adeguatamente trattate dalla Convenzione.


 


La Commissione non prevede pertanto di istituire un sistema specifico per le adozioni europee. Inoltre, le preoccupazioni espresse dall’onorevole parlamentare sono relative alle norme e alle procedure che regolano le adozioni nazionali, che rientrano quindi nella competenza degli Stati membri.