BRACCONAGGIO DEGLI UCCELLI MIGRATORI A CIPRO

L’organizzazione di monitoraggio degli uccelli migratori a Cipro riporta
dati sconfortanti, in seguito alla soppressione del nucleo di polizia
anti-bracconaggio causato dalla crisi, probabilmente in seguito alle pressioni
della lobby dei cacciatori. E’ stato calcolato che nella sola area di Dhekelia
sono state posti 13 km
di reti da cattura, che hanno ucciso oltre 1.1 milioni di uccelli. A Paralimini
i bracconieri hanno messo in atto azioni intimidatorie contro i volontari per
la conservazione degli uccelli migratori. Nel 2013 a Cipro sono stati
uccisi 2.5 milioni di uccelli in maniera non selettiva, colpendo 152 specie
diverse di cui 78 sono considerate rare dalla direttiva UE sugli uccelli.

 

La
Commissione
:

 

1.      
Può confermare i dati presentati dal
Migratory Birds Conservation in Cyprus?

2.      
Non ritiene di dovere agire contro il
bracconaggio a Cipro e negli altri paesi UE?

3.      
Vista la situazione economica di Cipro, che
impone gravi tagli alle amministrazioni pubbliche, comprese le forze di
polizia, non ritiene necessario contribuire attivamente allo sviluppo del terzo
settore in tema di protezione ambientale, in nome del principio di
sussidiarietà?

4.      
In considerazione del fatto che le specie animali
contribuiscono all’equilibrio dell’ambiente già gravemente compromesso, e che pertanto
è obbligo da parte degli stati membri di vigilare ed impedire che azioni
illegali comportino anche un grave squilibrio naturale e ambientale, dovrebbe ricordare agli stati membri le proprie
responsabilità in tema.

 

IT

E-000934/2014

Risposta di Janez Potočnik

a nome della Commissione

(24.3.2014)

Recentemente la Commissione ha
ricevuto una relazione di monitoraggio con dati sulle catture illegali di
uccelli avvenute a Cipro nell’autunno del 2013, forniti in parte dall’organizzazione
a cui fa riferimento l’onorevole Deputato. La Commissione esaminerà la
relazione prima di valutare quali azioni intraprendere.

 

L’attuazione delle disposizioni
della direttiva sugli uccelli[1],
comprese le azioni contro il bracconaggio di uccelli e la mobilitazione di
volontari per eseguirle, è in primo luogo una responsabilità delle autorità
competenti degli Stati membri. Quando l’uccisione o la cattura illegali di
uccelli persistono, la Commissione e le autorità nazionali indagano sull’efficacia
delle misure prese contro questi atti. Al riguardo, la Commissione ha anche
elaborato una Tabella di marcia[2]
che individua provvedimenti specifici contro l’uccisione, la cattura e il
commercio illegali di uccelli nell’UE e ne sorveglia l’attuazione in
collaborazione con gli Stati membri e le parti interessate.

 



[1]     GU L 020 del 26.1.2010, pag. 7.

[2]     http://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/wildbirds/illegal_killing.htm