E’ TEMPO DI RIFORMARE L’OMC
di Cristiana Muscardini*
Strasburgo, 24 aprile 2008
Il Parlamento europeo adotta la relazione Muscardini sulla riforma
dell’Organizzazione Mondiale del Commercio
E’ tempo di procedere ad una riflessione seria ed equilibrata per riformare l’OMC e renderla più efficace e democratica. Con il pieno appoggio dei Popolari, dei Socialisti e dei Liberali, oggi il Parlamento europeo ha adottato una mia Relazione sulla riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Dal punto di vista del funzionamento istituzionale, occorre un’OMC più pronta a svolgere l’importantissimo compito di regolatore del commercio internazionale nel mondo. Si deve creare un’assemblea interparlamentare in cui siano presenti i deputati dei 151 Paesi membri che potrebbe contribuire all’apertura dell’OMC e a rendere i parlamenti nazionali più consapevoli di simili tematiche. L’OMC deve tenere conto, nel suo operato, dell’esistenza e dell’attività di altre organizzazioni internazionali, in particolare l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, e questo costituisce il passaggio obbligato per relazioni commerciali più dinamiche, eque e consone alle sfide del terzo millennio. Occorre rafforzare il ruolo del Segretariato dell’OMC per consentirgli di prendere iniziative e suggerire compromessi e garantirgli una rappresentatività geografica che lo faccia sentire il centro ed il motore dell’azione dell’Organizzazione, nell’interesse di tutti i suoi membri, compresi i Paesi in via di sviluppo. Inoltre, Paesi tradizionalmente considerati “in via di sviluppo” come Cina, India e Brasile, dovrebbero oggi essere inquadrati in un’altra categoria, più rispondente al loro grado di sviluppo. Occorre quindi procedere ad una nuova classificazione basata su “indicatori economici”. Siamo coscienti delle difficoltà esistenti in un progetto di riforma di un’organizzazione internazionale quale l’OMC in cui certi equilibri sono consolidati da tempo, ma siamo anche consapevoli che l’OMC, per allinearsi alle aspettative richieste ad una moderna organizzazione del terzo millennio, deve in qualche modo avere la pretesa ed il coraggio di procedere in questo senso. Per il futuro non c’è altra strada se non quella dotare l’Organizzazione di strutture, strumenti e procedure adeguati per affrontare le problematiche e le distorsioni legate al commercio internazionale, che assicurino il rispetto delle regole e l’applicazione più rigorosa delle decisioni dell’Organismo di Regolamentazioni delle Controversie dell’OMC ed il rispetto degli standard sociali ed ambientali minimi nei paesi membri.”
La sfida non è di poco conto: è ormai tempo di promuovere e regolamentare meglio un commercio internazionale libero ed equo in grado di garantire la crescita economica globale ed il benessere dei popoli.
* Vicepresidente della Commissione Commercio
Internazionale al Parlamento europeo
ePresidente del Gruppo UEN