ANCORA VIOLENZE CONTRO I CANI RANDAGI

In
Macedonia esistono solo sei canili in tutta la Nazione, in cui le
condizioni, tra l’altro, sono terribili e un solo rifugio nella capitale
Skopje, gestito da volontari. Sterilizzazioni e vaccinazioni quasi nulle e se
viene deciso di “fare pulizia” per questi poveri animali è lo sterminio. In
alcune zone vengono addirittura pagati gli “scinteri”, che girano con i
camioncini e li rastrellano, portandoli ai centro di raccolta in cui vengono
soppressi.

Anche
nella “civile” Europa ogni anno vengono uccisi migliaia di cani, una strage cui
da dà un contributo efficiente la
Spagna con le “perreras”, i canili lager in cui i cani  – e i gatti – vengono soppressi “legalmente”,
dopo pochi giorni del loro ricovero. Non a caso la Spagna – come la maggior
parte degli Stati del Consiglio d’Europa – non ha ancora ratificato la Convenzione di
Strasburgo del 1987 per la protezione degli animali da compagnia.

E’
ancora molto diffusa la cultura secondo la quale gli animali sono “senz’anima”,
cioè non senzienti, come invece si afferma nei Paesi a favore di una
riconoscimento etico-giuridico del diritto alla vita degli animali
d’affezione  ed alla loro tutela.  Nonostante le campagne promosse anche dalla
nostra istituzione attraverso  l’Inter
gruppo per la protezione degli animali, l’unica speranza per la salvezza dei
randagi è rappresentata da progetti di collaborazione fra associazioni
animaliste locali e volontari di altri Paesi europei in cui esistono organismi di
tutela – come afferma  uno di questi:
“L’Arca di Noè” in Italia.

 

La
Commissione
:

 

1.    Non
ritiene che questa violenza inutile contro gli animali sia il prodotto di una
sottocultura incivile?

2.    Che
cosa propone di fare per contribuire a far diminuire questa violenza brutale
sul suo territorio e  per educare le
giovani generazioni al rispetto degli esseri senzienti?

3.    Perché
non organizza un “premio europeo” per le associazioni di volontariato e per i
comuni che meglio riescono a gestire sul loro territorio il randagismo senza
violenze inutili?