ALT ALLA CRISI SISTEMICA

“Italia Oggi” del
30 agosto 2012 pubblica la seguente notizia:

“Come da noi
già evidenziato tempo fa, una commissione del Senato americano ha accusato la Hong Kong & Shanghai
Banking Corporation (Hsbc) di riciclaggio di soldi sporchi della droga tra gli
Usa e il Messico. Il procuratore di New York Ben Lawsky ha denunciato una banca
storica inglese, la
Standard Chartered, di aver «lavato» 200 miliardi di dollari
iraniani contravvenendo alle sanzioni americane contro Tehran. Secondo il New
York Times la denuncia riguarderebbe anche la Deutsche Bank che
sarebbe coinvolta in business con i cosiddetti «stati canaglia», quali la Corea del Nord, la Siria, il Sudan, Cuba e
l’Iran. Anche cinque banche europee, le olandesi Abn Amro e Ing, le britanniche
Barclays e Lloyd e il Credit Suisse, sono accusate di condurre affari con Corea
del Nord, Cuba e Iran che finanzierebbero terrorismo e traffico di droga. Ciò
dimostra che sono aperti molti fronti.” Il quadro del sistema finanziario
mondiale mostra tuttora crepe grandi come voragini. La crisi del sistema non
solo è ancora aperta, ma non offre nemmeno segnali di risoluzione. Intanto la
speculazione continua e comincia ad accanirsi contro l’Europa.

La
Commissione

1.     
Può confermare tali notizie?

2.     
Non crede che sarebbe giunto il momento di dire tutta la
verità sulla crisi sistemica e di denunciare i traffici illeciti sui quali si
basava la speculazione?

3.     
Non ritiene che tutta la speculazione centrata sui debiti
sovrani, con la dolorosa austerità che ne deriva per milioni di famiglie
europee,  distolga l’attenzione dal vero
e reale problema da risolvere, che è la riforma del sistema?

4.     
Quali proposte ha presentato in sede internazionale nella
prospettiva della risoluzione  della
crisi sistemica e per evitare che l’Europa diventi la preda preferita dalla
speculazione, resa  ingorda dai traffici
illegali e dai conflitti d’interesse di certe agenzie di rating?

5.     
Ritiene che le misure di controllo adottate dalla zona euro
siano sufficienti a combattere la crisi del sistema, oppure pensa che possano
soltanto evitare il peggio?

IT

E-007834/2012

Risposta di Michel Barnier

a nome della Commissione

(22.10.2012)

 

 

La Commissione prende atto
delle informazioni pubbliche riportate dall’onorevole parlamentare, ma non è
nella posizione di esprimersi in merito, in particolare per quanto concerne
possibili azioni legali negli Stati Uniti. Nei mesi a venire la Commissione intende
proporre delle modifiche al quadro giuridico dell’UE in materia di
antiriciclaggio. Tale intervento è inteso a rafforzare ulteriormente l’azione
preventiva per allinearsi a norme internazionali più stringenti.

 

La Commissione ritiene che
le proprie analisi sulla crisi finanziaria e le relative cause siano sempre
state trasparenti e approfondite. Essa ha elaborato un piano di riforme
finanziarie di ampio respiro e ambizioso, ora in via di attuazione, ad esempio
in materia di hedge fund e vendite
allo scoperto e ha recentemente pubblicato il Libro verde sul sistema
bancario ombra. La
Commissione sta inoltre vagliando l’opportunità di proporre
ulteriori interventi normativi nei prossimi mesi.

 

La riforma del
sistema finanziario dell’UE, in particolare della vigilanza bancaria, è una
condizione indispensabile per porre fine alla crisi e gettare le basi della
crescita futura.

 

La Commissione ha inoltre
contribuito fattivamente a delineare il programma globale del G20 per la
riforma del sistema finanziario e partecipa attivamente a diversi consessi
internazionali, come il G20 e il Consiglio per la stabilità finanziaria, per
garantire che tutti i partner internazionali diano coerentemente seguito agli
impegni assunti. Per quanto riguarda invece le agenzie di rating del credito, l’UE
ha già adottato due regolamenti che prevedono ora un’adeguata vigilanza su di
esse a livello di UE, esercitata dall’Autorità europea degli strumenti finanziari
e dei mercati (AESFEM).

 

Le misure di garanzia decise in Europa
per ristabilire la fiducia nella moneta unica saranno efficaci soltanto se il
pacchetto di misure proposte dalla Commissione sarà attuato in toto, sia in termini di governance, sia ai fini della
realizzazione dell’unione bancaria.

 

 


IT

E