ALLAGAMENTO DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI SIBARI

L’alluvione che ha colpito la Calabria il 18 Gennaio
scorso ha lasciato ingenti danni nel Parco Archeologico di Sibari, uno dei più
importanti d’Italia, rimasto completamente allagato. Il Comune di Cassano allo
Jonio e la Direttrice
del Museo archeologico di Sibari, che già tre anni fa richiedeva interventi di
messa in sicurezza dell’area, chiedono senza risposte un intervento rapido del
Governo Italiano e della Regione Calabria.

 

La
Commissione

 

1.      
Ritiene possibile un suo intervento con il Fondo per le
calamità naturali, al fine di contribuire  concretamente alla salvaguardia del patrimonio
storico e culturale della Magna Grecia?

2.      
Non ritiene doveroso prevedere nell’utilizzo dei fondi
elargiti alle regioni anche un uso riservato 
alla tutela del patrimonio culturale del territorio?

3.      
 Perché non
promuove un’iniziativa tendente alla redazione di una mappa europea dei rischi
idrogeologici?

 

IT

E-001727/2013

Risposta di Johannes Hahn

a nome della Commissione

(12.4.2013)

1. Se le autorità italiane ritengono che
siano riunite le condizioni per attivare il Fondo di solidarietà dell’UE esse
devono presentare una domanda di aiuto finanziario alla Commissione entro dieci
settimane dall’inizio della catastrofe. La Commissione non può
attivare il Fondo di propria iniziativa. La Commissione è pronta a
fornire orientamenti quanto alla preparazione di una domanda. La soglia che si
applica di norma per l’Italia per attivare il Fondo di solidarietà corrisponde
a un danno superiore a 3,6 miliardi di euro (3 miliardi di euro ai prezzi del 2002).
Occorrerebbero informazioni più dettagliate sulla catastrofe per valutare se
sia possibile applicare i criteri eccezionali relativi alle catastrofi di
minore entità.

 

2. Nel periodo 2007-2013 il Fondo
europeo di sviluppo regionale può erogare finanziamenti per la protezione del
patrimonio culturale. In proposito, la priorità V del programma Calabria 2007-2013
dispone di uno stanziamento complessivo di 360 milioni di euro per azioni a
tutela delle risorse naturali, del patrimonio culturale e del turismo
sostenibile.

 

3. In seguito agli Orientamenti per la
valutazione e la mappatura dei rischi ai fini della gestione delle catastrofi,
emanati dalla Commissione nel 2010, gli Stati membri conducono valutazioni
nazionali del rischio e tengono conto dei diversi pericoli potenziali. A
tutt’oggi, dodici Stati membri hanno inviato i loro contributi. Su tale base e
attingendo alle proprie risorse interne la Commissione produrrà
nel 2013 una rassegna intersettoriale del rischio a livello di UE per le calamità
naturali e per quelle causate dall’uomo, compresi gli incidenti industriali.
Inoltre, come prescritto dalla direttiva UE sulle alluvioni, gli Stati membri
devono procedere entro il 2013
a una mappatura dei rischi reali e potenziali di
alluvione.