ZOOPORNO

L’Italia, che ha una legislazione sul benessere animale tra le più evolute
d’Europa, si è mossa prima di altri paesi per combattere la zoofilia. Il
tribunale di Bolzano ha condannato il proprietario di un canile che usava gli
animali in custodia per realizzare film pornografici con donne, con l’accusa di
maltrattamento sugli animali. A parere del giudice la zoofilia è “un
comportamento insopportabile per le caratteristiche ecologiche”, che porta
a “condizioni incompatibili con la loro natura” e “produttive di
grandi sofferenze”. L’atto sessuale con gli uomini è  innaturale per gli animali, provoca sofferenze
a livello fisico e psicologico, come evidenziato dalla sentenza e da una base
scientifica, su cui si fonda la motivazione di “comportamento
insopportabile per le caratteristiche etologiche”.

  

La Commissione

 

1. Non crede che l’interpretazione del giudice di Bolzano debba trovare una
sua applicazione anche nella legislazione europea sul benessere animale?

 

2. E’ al corrente di altre sentenze di condanna della zoofilia e della
zoopornografia all’interno degli Stati Membri?

 

3. Quali misure ha intrapreso per sollecitare gli stati membri ad adottare
una legislazione di contrasto e divieto  di questa pratica che comporta
sofferenze atroci agli animali e malattie trasmissibili ad altri esseri umani
da parte di depravati che praticano il sesso animale?