Dopo l’invasione dell’Ucraina bisogna chiudere i rapporti con tutte le banche russe, non solo con quelle annunciate nei giorni scorsi, e mettere sotto osservazione stretta le transazioni delle banche bielorusse. E’ una decisione che va presa subito dopo l’attacco di Putin. Occorre, fino alla fine della guerra, togliere il divieto a riscaldarsi, per chi può, con sistemi alternativi al gas come la legna, divieto che vige in gran parte dell’Italia, per consentire un minimo di risparmio energetico. Bisogna dare vita immediatamente ad un piano europeo per il quale ogni Paese membro dell’Unione deve dare una disponibilità all’accoglienza dei profughi stabilendo quote ed approntando quanto è necessario. Occorre esaminare con attenzione la situazione nel Sahel dove, approfittando dell’attenzione che tutto il mondo sta giustamente dedicando alla guerra in Ucraina, la Wagner, l’associazione paramilitare finanziata dal Cremlino, sta assumendo il controllo e collaborando alla costruzione di governi filo russi. L’Europa è circondata, ora è il momento di comprendere che non possiamo continuare nell’inerzia degli anni passati.