TURBINE MARINE PER ENERGIA PULITA

Entro la fine dell’anno entrerà in
funzione al largo delle coste dell’Australia del Sud, di fronte alla cittadina
di Port Macdonnel, il più grande generatore al mondo, capace di produrre
energia pulita dal moto delle onde con un megawatt di potenza, in grado di
fornire elettricità pulita a mille case. Il matematico australiano fondatore
della società che produce questo impianto innovativo ha impiegato quasi 16 anni
prima di giungere alla soluzione tecnologica ottimale. Ma come sempre, quando
si tratta di novità, le difficoltà per lo sviluppo industriale sono
rappresentate dai costi (28 cent. di dollaro per KW, di fronte ai 5 cent. di
dollaro per KW prodotto da un impianto di carbone). Niente da fare, allora? No,
dice un ingegnere con esperienza nel nucleare e nel petrolifero: questo tipo di
tecnologia diventerà competitiva e il costo del KW scenderà a 10 cent. di
dollaro non appena si raggiungerà nel mondo una potenza installata di 75
megawatt. Se le previsioni si realizzeranno nel giro di 10-20 anni il mondo
energetico sarà rivoluzionato, dato che le zone di mare ondoso non mancano sul
nostro pianeta. Si pensa che questa tecnologia possa giungere a competere con
quella eolica nel giro di tre anni e con le fonti fossili entro cinque-sette
anni. La realizzazione di questo primo impianto è stata possibile grazie all’aiuto
finanziario del governo di Canberra. Il governo irlandese ha espresso il suo
interesse per questa tecnologia e conta di aumentare sensibilmente la propria
quota di energia rinnovabile passando dall’attuale 14 al 40 per cento entro il
2020. Anche altri paesi sono interessati alla novità: Stati Uniti, Messico,
Spagna, Francia, Portogallo e Regno Unito. Gli europei sono leader nella
produzione di generatori d’energia da moto ondoso, ma al massimo si è arrivati
a 750 kilowatt. Le rinnovabili dunque avanzano e fanno bene sperare per il
futuro, a condizione che anche la cultura, oltre che l’economia, si renda conto
dei vantaggi per l’ambiente e quindi per la salute umana.

Può la Commissione far
sapere:

1.    Se
ha previsioni da fare in ordine allo sviluppo di questa tecnologia in Europa?

2.    Se
ha preventivato eventualmente incentivi per promuovere tale sviluppo?

3.    Qual
è ora la percentuale di energia pulita prodotta nell’Unione, rispetto al
fabbisogno necessario?


IT

E-004621/2013

Risposta di Günther Oettinger

a nome della Commissione

(17.6.2013)

 

 

1. Vi
sono attualmente nell’UE 10 MW di capacità installata nei sistemi di
energia prodotta dal moto ondoso e dalle maree, con un incremento di più del doppio
rispetto ai 4 MW esistenti quattro anni fa. Questi progetti sono ancora, per
la maggior parte, nella fase pre‑commerciale mentre altri progetti, per un
totale di 2 GW, sono attualmente in preparazione. La capacità installata
attualmente raggiunge i 250 MW se si considera anche il sistema a barriera
di La Rance in
Francia, che è operativo dal 1966. Si ritiene che l’energia prodotta dagli
oceani abbia il potenziale per fornire un importante contributo al futuro mix
energetico europeo, dato che si tratta di un settore ancora agli inizi, anche
se ciò non dovrebbe valere per l’immediato futuro quanto piuttosto per il
periodo 2035-2050. L’Associazione europea dell’energia oceanica prevede che la
capacità di energia oceanica istallata in Europa raggiunga i 3,6 GW entro
il 2020 e i 188 GW entro il 2050.

 

2. Negli ultimi 20 anni, l’UE ha sovvenzionato la ricerca
sull’energia oceanica e ha promosso diversi progetti dimostrativi tra cui
alcuni per la realizzazione di prototipi. Nel complesso, sono stati finanziati
48 progetti nell’ambito dei programmi di ricerca sull’energia. Il contributo
finanziario concesso ammonta a 78 milioni di euro circa. Questi progetti
comprendono dispositivi con capacità nominale pari a 2 MW e fanno parte di
una serie di dispositivi con capacità totale fra 3 e 6 MW, che dovrebbero
entrare in funzione a partire dal 2016. Si prevede che il sostegno a
questo settore continuerà anche nell’ambito del futuro programma Orizzonte
2020, che si trova attualmente nella fase legislativa.

 

3. La direttiva sulle energie rinnovabili stabilisce che l’UE
raggiunga una quota del 20% di energia rinnovabile nel suo consumo energetico
finale entro il 2020. Nell’UE la quota attuale di fonti energetiche rinnovabili
è del 13% (dati Eurostat 2011), mentre la quota di energia rinnovabile nella
produzione di energia elettrica è pari al 21,7% (dati Eurostat 2011).