TRAFFICO DI ESSERI UMANI

Dal rapporto sul ‘Traffico degli esseri umani’ redatto dal Dipartimento di Stato americano risulta che nel mondo ci sono 27 milioni di persone ridotte in schiavitù nelle maniere più diverse: per fini sessuali, lavori forzati, manodopera infantile, per arruolamento in reparti militari. La maggior parte di loro è concentrata in Asia, Africa e America meridionale e i Paesi in cui si ravvisa maggiormente il fenomeno sono, tra gli altri, Algeria, Siria Libia, Iran, Sudan, Congo, Nord Corea. C’è anche un gruppo di nazioni ‘sotto osservazione’, in cui si registra un alto numero di vittime ma difficilmente si hanno notizie, tra le quali spiccano spiccano Cina e Russia. Dal rapporto si evince che nel 2011 sono stati liberati appena 42.291 nuovi schiavi, quasi tutti in Europa e Nord America. Nei Paesi dove è più alta la concentrazione, invece, non sono rispettati affatto gli standard minimi di lotta al traffico.

 

La Commissione:

  • è a conoscenza del Rapporto e soprattutto dell’esistenza della tratta di nuovi schiavi anche in Europa?
  • considerato che i numeri parlino di un numero di persone salvate dalla schiavitù in Europa come giustifica la presenza del fenomeno malgrado l’esistenza di leggi apposite?
  • Come l’UE può collaborare con le rappresentanze di altri Paesi inclusi nelle zone geopolitiche incriminate per non lasciare a pochi singoli rappresentanti delle polizie locali il compito di arginare il fenomeno?

E-006675/2012

Risposta di Cecilia Malmström

a nome della Commissione

(6.8.2012) 

 

La Commissione ha preso nota della relazione sulla tratta di esseri umani
del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. La tratta di esseri umani è un
fenomeno in costante evoluzione: i trafficanti adattano i loro metodi di
reclutamento, trasferimento e sfruttamento delle vittime, rendendone più
difficile il rintracciamento. La
Commissione ha assunto un solenne impegno nei confronti della
lotta a questa grave violazione dei diritti dell’uomo. Di conseguenza, in
questi ultimi anni sono state adottate diverse iniziative.

 

È stato designato un coordinatore antitratta dell’Unione
(UE-CAT) con il compito di fornire un orientamento strategico complessivo in
materia di tratta di esseri umani in modo da migliorare il coordinamento e la
coerenza tra le istituzioni e le agenzie dell’UE, nonché gli Stati membri, i
paesi terzi e gli operatori internazionali.

 

La Commissione ha recentemente adottato una strategia dell’UE[1],
riconoscendo la necessità di una risposta pluridisciplinare nell’affrontare in
modo coordinato e completo questo grave fenomeno. Prioritari sono la
prevenzione del crimine, l’azione penale contro i trafficanti, la protezione
delle vittime, la cooperazione e il coordinamento fra gli operatori del settore,
il miglioramento delle conoscenze e una risposta efficace alle tendenze
emergenti. La strategia integra la direttiva 2011/36/UE[2] che
presenta un’impostazione incentrata sulle vittime e sui diritti dell’uomo, e
che deve essere recepita dagli Stati membri entro il 6 aprile 2013.

 

Il Consiglio ha adottato nel 2009 un documento mirato all’azione
sul rafforzamento della dimensione esterna dell’UE nell’azione contro la tratta
degli esseri umani, che si collega alla politica dell’UE in materia di
relazioni esterne e alle attività di programmazione con i paesi e regioni terzi
e le organizzazioni a livello internazionale. La prima relazione di attuazione
raccomandava di elaborare un elenco di paesi e regioni terzi prioritari in vista
di future partnership in questo settore entro dicembre 2012.

 

La Commissione affronta anche il problema della tratta di esseri umani a
livello europeo e internazionale attraverso i suoi programmi di finanziamento[3].



[1]     Strategia
dell’UE per l’eradicazione della tratta di esseri umani 2012-2016:
http://ec.europa.eu/home-affairs/doc_centre/crime/docs/trafficking_in_human_beings_eradication-2012_2016_en.pdf

[2]     Direttiva
2011/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2011,
concernente la prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani e
la protezione delle vittime.

[3]     La Commissione finanzia
una serie di progetti che possono essere consultati sul sito web dedicato alla
lotta contro la tratta di esseri umani: http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/policies/organized-crime-and-human-trafficking/trafficking-in-human-beings/index_en.htm.