TECNOPOLO DI BOLOGNA

L’edificazione del Tecnopolo di Bologna, una mega struttura da 100.000 mq
 che dovrebbe sorgere adattando l’ex storica sede della Manifattura
Tabacchi, disegnata e costruita negli anni Cinquanta dal Prof. Ing. Luigi Nervi
e quindi vincolata dalla Sovrintendenz, è da tempo oggetto di discussione. 

Il tempo passa, i progetti e gli annunci abbondano, ma, nel frattempo i
costi lievitano: ora si ipotizza per l’intera opera un esborso totale, compreso
di Iva e progettazione, di circa 300 milioni di euro. Nel frattempo la Procura della Repubblica
Presso il Tribunale di Bologna sta ipotizzando il reato di abuso di
ufficio. 

Gli anni trascorsi dall’idea di costruire il grande Tecnopolo all’odierna
fase di progettazione avanzata hanno reso non conveniente dal punto
vista economico l’opera e poi, ad uno ad uno, si sono sfilati tutti i
centri di ricerca che dovevano occupare gli spazi. Il rischio è che il
maestoso Tecnopolo di Bologna diventi la sede della Protezione Civile e di
alcuni uffici della stessa Regione Emilia-Romagna, rivelandosi un
fiasco. Si è confuso il contenuto con il contenitore preferendo costruire un
impianto gigantesco piuttosto che realizzando politiche attrattive per le
industrie tecnologiche.

 

 

La
Commissione

 

1. E’ al corrente di quanti fondi europei sono stati spesi nella mastodontica
ristrutturazione/edificazione?

2. Può chiarire se l’utilizzo dei fondi fino ad oggi è
stato lineare e corretto?

3. Trattandosi di un’area storia a vocazione industriale sono state
eseguite le verifiche del sottosuolo?

4. Non è forse possibile ipotizzare che il denaro messo da parte per
ristrutturare gli edifici della ex  Manifattura
Tabacchi di Bologna vengano invece utilizzati per fare
ricerca finalizzata allo sviluppo delle imprese  e alla creazione di un tessuto industriale
maggiormente competitivo e di nuovi posti di lavoro?

IT

E-004491/2014

Risposta di Johannes Hahn

a nome della Commissione

(5.6.2014) 

 

Il progetto ‘Tecnopolo di Bologna’ è finanziato a valere
sull’asse “Ricerca industriale e trasferimento tecnologico” del
programma operativo 2007–2013 per l’Emilia-Romagna cofinanziato dal Fondo
europeo di sviluppo regionale.

 

Stando alle informazioni fornite alla Commissione
dall’autorità di gestione del programma non si sono riscontrate irregolarità
nell’implementazione del progetto. Se dovessero emergere elementi probanti nel
merito, la Commissione
adotterà tutti i passi necessari per tutelare gli interessi finanziari dell’UE.

 

In merito ai quesiti 3 e 4, la Commissione suggerisce
che l’Onorevole deputata si metta direttamente in contatto con l’autorità di
gestione del programma. In linea con il principio della gestione concorrente
applicato per l’amministrazione della politica di coesione, la selezione e
l’implementazione dei progetti rientrano nelle responsabilità delle autorità
nazionali:

 

Autorità di gestione del programma operativo regionale dell’Emilia-Romagna

Viale Aldo Moro 44 Bologna

adgpor@regione.emilia-romagna.it