Strasburgo: Intervento On. Muscardini e risposta del Presidente Sarkozy

 

Siamo convinti che l’indipendenza della BCE deve significare il suo dovere di confrontarsi più tempestivamente con le istituzioni. Infatti è ormai dimostrato che le crisi non possono essere risolte dalle banche centrali se non c’è a monte una chiara visione politica e una condivisa strategia di sviluppo. La definizione del “pacchetto clima-energia” con il superamento delle risorse problematiche nazionali è un grande successo e una speranza per il futuro, insieme all’Unione per il Mediterraneo, strada maestra per la pace e lo sviluppo.  

Ma rimangono aperte alcune priorità che ci auguriamo possano essere risolte in collaborazione dalla troika e dalla prossima Presidenza. Tra queste, oltre all’immigrazione e al controllo alle frontiere e al rilancio dell’agricoltura, anche la reale parità salariale tra uomo e donna. Oggi l’Europa parla di equiparazione tra uomo e donna attraverso l’età pensionabile, penso sarebbe opportuno cominciare a ottenere la parità salariale. 

Presidente, credo che la soluzione di un Commissario per ogni paese sia quella più giusta, lo avevamo già detto nella Convenzione, ringraziamo la Presidenza francese per aver riportato in vita questa proposta. E per finire lei ha definito questa crisi sistemica e perciò, Presidente, siamo con lei per chiedere una riforma del sistema, una riforma del sistema che si basi sulla capacità di far prevalere l’economia reale sulla finanza, i beni effettivi rispetto ai beni di carta.

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE SARKOZY

President Sarkozy: Madame Muscardini, merci de votre soutien. Je voudrais d’ailleurs dire une chose, c’est que, après avoir parlé de l’Allemagne qui nous a soutenus et de la Grande Bretagne, j’ai apprécié le soutien de l’Italie qui n’était pas si évident que cela au paquet énergie climat, je parle sous le contrôle du président de la Commission.  

Il y avait des positions de départ d’un certain nombre de pays, et je dois dire que le gouvernement italien et M. Berlusconi nous ont facilité la tâche au dernier Conseil européen. Je le dis parce que c’est la vérité, je le dis non pas pour prendre position pour tel ou tel. Je le dis parce que pour construire un consensus en Europe, il faut que chacun soit assuré d’être considéré non pas en fonction des luttes nationales mais de l’intérêt européen.  

Vous avez parfaitement raison, Madame Muscardini, l’économie réelle doit maintenant devenir notre priorité, nous verrons d’ailleurs, tout au long de l’année 2009, s’il ne faut pas faire davantage que ce que nous avons décidé, en fonction de la gravité de la crise et sur un certain nombre de secteurs industriels.