SPRECO DELL’INFORMATICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA


  1. E’ esatto che attualmente coesistono più di 2.500 sistemi informatici per far funzionare la Commissione e che non meno di 3.800 persone, tra funzionari e consulenti – vale a dire circa il 15% del personale dell’istituzione –  acquistano, sviluppano e gestiscono questi sistemi?

  2. E’ vero che soltanto per seguire il percorso delle sovvenzioni europee esistono 119 programmi diversi che necessitano di altri software per poter comunicare tra loro?

  3. Corrisponde al vero che esistono 450 sistemi, suddivisi nelle 23 direzioni generali, per seguire le decisioni comunitarie?

  4. E’ esatto che il costo globale del settore informatico per il 2011 corrisponde a 500 milioni di euro?

Quali sono le intenzioni della Commissione per razionalizzare il settore e per porre un freno a questo spreco di risorse ?



IT


E-000396/2012


Risposta di Maroš Šefčovič


a nome della Commissione


(27.2.2012)


 


 


Le cifre menzionate dall’Onorevole Parlamentare ai punti da 1 a 4 sono alcune delle conclusioni indicative di un primo inventario della dotazione informatica della Commissione effettuato all’inizio del 2010. A seguito di tale inventario, nell’ottobre 2010 il Collegio ha approvato una comunicazione che contiene diverse misure di razionalizzazione per sfruttare al meglio le risorse informatiche della Commissione in un contesto di austerità finanziaria.


 


Sono stati in particolare istituiti nuovi organi di controllo, incaricati di razionalizzare sia la quantità dei sistemi informatici in tutti i settori di attività, sia i relativi stanziamenti alla Commissione. L’analisi passa in rassegna tutte le attività della Commissione, comprese le procedure per le sovvenzioni europee (punto 2) e l’attuazione delle decisioni UE (punto 3). Una prima valutazione preliminare, basata sulle conclusioni relative solo a quattro settori, ha già individuato vari procedimenti che possono essere ottimizzati e che, una volta gestiti da comuni strumenti informatici, consentiranno di risparmiare risorse.  


 


Inoltre, l’inventario dei sistemi in uso è stato accuratamente ripulito: sono stati individuati i sistemi obsoleti o in via di sostituzione e sono stati interrotti i relativi investimenti, permettendo così di ridurre sensibilmente la quantità dei sistemi informatici della Commissione.


 


È solo l’inizio di un lavoro di razionalizzazione ad ampio spettro, su cui il Collegio è tenuto regolarmente informato. 


 


Questi primi risultati preliminari sono stati approvati dal Collegio nel novembre 2011 in una nuova comunicazione presentata dal vicepresidente della Commissione responsabile per le Relazioni interistituzionali e l’amministrazione[1], garantendo così il più alto sostegno politico a tale operazione.


 






[1]     Follow-up della comunicazione “Getting the best from IT in the Commission” del 7 ottobre 2010 – Prime decisioni nell’ambito del processo di razionalizzazione del settore informatico, SEC(2011) 1500.