Sperimentazione animale e metodi alternativi

Ha avuto luogo a Roma, il 3 settembre scorso, ilVII Congresso mondiale sui metodi alternativi e l’uso di animali nelle scienze biomediche. Osservatori “animalisti” hanno considerato che il vero tema dell’incontro è stato il “cambiamento epocale” riguardante il futuro della tossicologia, in cui le prove su animali verranno sostituite principalmente da metodi in vitro. Per la prima volta è stato riconosciuto che la riduzione della sperimentazione su animali per ragioni etiche non a recato fino ad oggi risultati positivi e che la sostituzione della sperimentazione animale con metodi alternativi, non solo è indispensabile per ragioni contingenti (tempi e costi della ricerca), ma anche per ragioni strettamente scientifiche. L’ispiratore di questo nuovo clima è stato in larga misura Thomas Hartung, già direttore del Centro europeo per la validazione dei metodi alternativi (ECVAM) e oggi direttore alla sperimentazione animale dell’Università Johns Hopkins degli Stati Uniti.  Hartung, tra l’altro, in un articolo pubblicato il 27 agosto 2009 su Nature, in collaborazione con la chimica italiana Costanza Rovida, prende di mira il regolamento europeo REACH e afferma: “I legislatori europei si sono spinti troppo oltre: i costi in vite animali e in euro di REACH stanno lievitando e richiedono una moratoria per alcuni test di tossicità”. Le sostanze da testare – spiega l’autore – sono passate dalle 29.000 delle stime iniziali, alle 143.000 attuali (si assesteranno probabilmente tra 68.000 e 101.000) e i costi lieviteranno fino a 9,5 miliardi di euro, aumentando di sei volte rispetto alla cifra preventivata, mentre le cavie animali utilizzate negli esperimenti raggiungeranno quota 54 milioni.

  La Commissione  

1.   condivide le opinioni espresse a proposito della sperimentazione animale?

 

2.   Considera corrette le valutazioni di Hartung sulle conseguenze del Regolamento REACH?

 

3.   Ritiene fattibile ed opportuna la proposta di una moratoria sui test di reprotossicità, in attesa di metodiche alternative?

 4.  Intende intraprendere iniziative per fronteggiare la sestuplicazione dei costi e la quintuplicazione delle sostanze da testare?