SI’ AL REFERENDUM NO AL PORCELLUM

Abbiamo in più occasioni affermato convintamente che l’attuale legge elettorale per la Camera dei Deputati sancisce l’esproprio, da parte dei capi di partito e dei capi corrente, del legittimo diritto dei cittadini di poter scegliere i propri rappresentati.


Questi anni hanno tristemente dimostrato come una buona parte degli eletti sia completamente succube di chi ha il potere di decidere le posizioni di lista: assicurarsi la rielezione, tramite la sicura benevolenza del proprio capo, è diventato obiettivo più importante che difendere la democrazia e gli interessi della società.


Si passa più tempo a blandire il proprio leader che a studiare seriamente i problemi che si dovrebbero affrontare e risolvere durante il proprio mandato parlamentare, si crea e si usa il gossip per screditare o per creare alleanze e interessenze.


La partitocrazia italiana ha dato, negli ultimi anni, una testimonianza disastrosa e non si ci può stupire se gli elettori, sempre di più, sentono le istituzioni lontane o addirittura nemiche: troppi scandali, troppi interessi privati, troppo denaro incontrollato, troppo sesso eccessivo, troppa mancanza di attenzione ai drammi che attanagliano nello stesso modo le famiglie e i singoli, le imprese e i lavoratori.


Per tornare ad una politica capace di scelte e di decisioni consapevoli, meditate, responsabili ed utili, occorre riconoscere ai cittadini il loro diritto di scelta e di valutazione, ridando dignità al ruolo dei parlamentari, e liberando le istituzioni da chi le utilizza per i propri interessi.


Vogliamo deputati eletti dai cittadini e non nominati dai partiti.


Vogliamo deputati che tornino sul territorio a confrontarsi con i propri elettori e con i propri oppositori e vogliamo cittadini che possano conoscere il lavoro delle persone che hanno scelto per rappresentarli perché solo così chi lavora bene sarà premiato e chi lavora male o non lavora sarà giustamente messo ai margini della politica.


Il primo obbligatorio passo è, perciò, azzerare l’attuale legge elettorale, abolire il sistema delle liste bloccate e ritornare a un metodo democratico che consenta agli elettori la libera capacità di scegliere con il voto il proprio rappresentante, dando agli eletti la capacità di affrancarsi dai vari padri padroni.


Per questo sono favorevole al referendum abrogativo del ‘porcellum’ e spero che in tanti, tantissimi, vadano a firmare il referendum che oggi è l’unica strada che abbiamo per azzerare questo sistema elettorale perverso, per costruire, tutti insieme, in modo trasparente e chiaro, una nuova legge elettorale.