Ritardo rapporto audit e conseguenze penalizzanti

Amitié è un
centro di ricerca italiano costituito nel 1991 come “Associazione
Università-Impresa per la Formazione” nell’ambito del programma comunitario
COMETT. Questo programma dal 1988 al 1995 ha promosso e finanziato la creazione
di tali associazioni con l’obiettivo di svolgere azioni di formazione volte allo
scambio di esperienze tra il mondo dell’Università e della ricerca e quello delle
imprese, e a favorire lo sviluppo tecnologico e l’aggiornamento professionale
dei lavoratori. Terminato il programma COMETT, Amitié da Associazione si è
trasformata in Società a responsabilità limitata (srl) ed ha continuato a
operare attraverso la presentazione e la partecipazione a progetti, con
finanziamenti comunitari e nazionali, nel campo educativo e formativo, della
ricerca in campo tecnologico, dello sviluppo culturale, della promozione
dell’inclusione sociale e dello sviluppo territoriale e locale.

Ha partecipato
in particolare a una serie di progetti iniziati nel 2002 e tuttora in corso, finalizzati
ad aiutare gli organismi culturali interessati alla digitalizzazione del
patrimonio culturale di archivi, biblioteche e musei europei, dando vita alla
rete Minerva, composta dai Ministeri della Cultura degli Stati Membri
dell’Unione Europea. Nell’ambito di tre di questi progetti, Amitié è stata
oggetto di un audit amministrativo
contabile da parte della DG-INFSO, Direzione Generale per la Società
dell’Informazione e dei Media, nei giorni 10-13 marzo 2009. Da allora, fino al
15 dicembre 2010 (più di 21 mesi dopo la visita ispettiva) non è stata data
nessuna comunicazione di eventuali irregolarità riscontrate. Durante questo
periodo, tuttavia, sono stati bloccati i versamenti dei contributi comunitari
riguardanti sia il saldo relativo a progetti già conclusi positivamente, sia i pagamenti
iniziali e intermedi di progetti ancora in corso: l’importo complessivo di tali
mancati versamenti è pari a circa 300.000,00 Euro. Questa procedura, in assenza
di comunicazioni relative ad eventuali irregolarità, ha penalizzato fortemente la
società in questione ed ha causato seri problemi alla gestione finanziaria
delle sue attività, compromettendo, tra l’altro, il corretto svolgimento dei
progetti ancora in corso. Il 15 dicembre scorso è stato infine ricevuta la
bozza del rapporto dell’audit che, in conclusione, richiede il rimborso integrale
alla Commissione degli importi dei finanziamenti erogati ai tre progetti sopracitati,
che da tempo sono stati conclusi con il raggiungimento dei risultati previsti, e
che hanno ricevuto dai valutatori un’approvazione ed un apprezzamento
particolarmente elevati. Senza entrare nel merito delle contestazioni, cui
Amitié risponderà in modo documentato,

la
Commissione

1.   ritiene normale un periodo di 21 mesi per
comunicare agli interessati le conclusioni di un’ispezione?

2.   considera giustificato il blocco dei
fondi relativi ad altri progetti conclusi o in itinere, prima ancora di far
conoscere agli interessati la motivazione delle eventuali contestazioni ai
progetti in corso di esame?