Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia politica annuale della Commissione per il 2009

 PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

 presentata a norma dell’articolo 103, paragrafo 4, del regolamento da

–    Hartmut Nassauer e Joseph Daul, a nome del gruppo PPE-DE

–    Diana Wallis e Silvana Koch-Mehrin, a nome del gruppo ALDE

–   Brian Crowley e Cristiana Muscardini, a nome del gruppo UEN

in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:–   PPE-DE (B6‑0144/2008)–   ALDE (B6‑0174/2008)–   UEN (B6‑0175/2008)

 sulla strategia politica annuale della Commissione per il 2009

Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia politica annuale della Commissione per il 2009Il Parlamento europeo,–        vista la comunicazione della Commissione sulla strategia politica annuale per il 2009 (COM(2008)0072), –        vista l’attuazione dell’attuale programma legislativo e di lavoro per il 2008 (COM (2007)0640), –        visto l’articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,  A.      considerando che il dialogo strutturato con la Commissione è uno strumento interistituzionale importante sia per l’attuazione dell’attuale programma legislativo di lavoro per il 2008 che per la redazione e l’adozione del programma legislativo di lavoro per il 2009,  B.      considerando che è pertanto cruciale che il dialogo strutturato sia attuato in tempi tali da consentire di concentrarsi sulla definizione degli obiettivi strategici chiave dell’Unione europea per il 2009,  Crescita e occupazione 1.       sottolinea nuovamente l’importanza di una vigorosa attuazione della Strategia di Lisbona, ponendo l’accento sull’interdipendenza del progresso economico, sociale e ambientale ai fini della creazione di un’economia sostenibile dinamica e innovativa;  2.       accoglie con favore il sostegno alle PMI, atteso da molto tempo, che si baserà sulla futura normativa europea sulle piccole imprese; ritiene che la legge europea sulle piccole imprese costituisca una strategia importantissima a sostegno delle PMI; constata che sono altresì necessari un quadro finanziario e atti legislativi che sostengano nel modo più opportuno le PMI; mette tuttavia in guardia da un uso indebito di tali strumenti per chiudere i mercati nazionali, riducendo in tal modo la competitività europea e la scelta per i consumatori;  sollecita nuovamente la Commissione a presentare una proposta legislativa sullo statuto della società privata europea;  3.       si compiace di un controllo integrato e più sistematico dei mercati chiave di beni e servizi atto a individuare i problemi esistenti; ritiene che ciò possa comprendere inchieste settoriali in materia di concorrenza, ma che non dovrebbe andare a scapito delle PMI o della varietà di prodotti e servizi nel mercato interno; prende atto dell’intenzione della Commissione di allineare la legislazione settoriale nel settore del mercato interno dei beni al nuovo quadro legislativo ma reitera l’invito alla Commissione di seguirne l’attuazione e l’applicazione da parte degli Stati membri e ribadisce la necessità di un riesame globale insieme alla direttiva generale sulla sicurezza dei prodotti; chiede che venga prestata una costante attenzione al recepimento delle più importanti direttive relative al mercato interno, in particolare la direttiva sui servizi, e all’ulteriore sviluppo degli strumenti del mercato interno; 4.       plaude al seguito dato al riesame del mercato interno del 2007 assieme all’iniziativa relativa al lavoro di squadra tra la Commissione e gli Stati membri per l’applicazione e il rispetto delle norme in materia di mercato unico; appoggia altresì le proposte di modifica di diverse direttive del “nuovo approccio” al fine di ammodernare il mercato unico dei beni; invita la Commissione a continuare ad adoperarsi ulteriormente per migliorare la cooperazione con gli Stati membri in tale ambito; sottolinea l’importanza del reciproco riconoscimento abbinato a un’armonizzazione mirata nel settore del mercato interno allo scopo di completare il mercato interno per beni e servizi;  5.       ritiene che per conseguire gli obiettivi ambiziosi della Strategia di Lisbona sia necessario adottare un nuovo approccio per sviluppare e promuovere la ricerca; chiede che si proceda a una prima valutazione dell’attuazione del Settimo Programma quadro di ricerca (7° PQ), prima della revisione intermedia, nonché a una valutazione dell’attività svolta finora dal Consiglio europeo della ricerca;  6.       evidenza l’assoluta importanza di preservare la stabilità dei mercati finanziari e rassicurare i consumatori alla luce dell’attuale crisi finanziaria; osserva che la crisi attuale dimostra che è necessario che l’Unione europea metta a punto misure di vigilanza, al fine di accrescere la trasparenza degli investitori, istituire migliori norme di valutazione, migliorare la vigilanza prudenziale nonché il ruolo delle agenzie di rating; invita la Commissione a lavorare in stretta cooperazione con il Parlamento europeo nello sviluppo della tabella di marcia approvata dal Consiglio Ecofin del dicembre 2007, al fine di migliorare la procedura Lamfalussy, la normativa sui servizi finanziari nonché il processo di recepimento e di attuazione; ritiene che l’annunciato riesame della direttiva sui requisiti patrimoniali dovrebbe migliorare il quadro prudenziale e la gestione del rischio degli istituti finanziari consolidando la fiducia tra gli operatori del mercato; riafferma l’importanza cruciale di disporre di un’unica e migliore rappresentanza dell’UE in seno alle istituzioni finanziarie internazionali e deplora l’assenza di una proposta in tal senso;  7.       si compiace della determinazione della Commissione di continuare i lavori sui servizi finanziari al dettaglio visto che l’integrazione in questo settore è tuttora a livelli minimi e che la concorrenza deve essere migliorata in taluni settori per offrire vantaggi concreti ai consumatori; invita la Commissione a seguire rigorosamente l’attuazione della direttiva sul credito ai consumatori;  8.       prende atto degli sforzi profusi dalla Commissione per centrare gli obiettivi stabiliti nella Strategia di Lisbona in materia di tasso di occupazione; incoraggia la Commissione a continuare a sviluppare soluzioni comuni in materia di flessicurezza, ossia una maggiore flessibilità sul mercato lavorativo coniugata alla sicurezza per i lavoratori, accompagnata dai quattro pilastri della flessicurezza, che potrà rivelarsi necessaria per conseguire migliori risultati economici;  9.       sottolinea che il PE esaminerà le conseguenze delle recenti decisioni della Corte di giustizia europea nelle cause Viking, Laval e Rüffert a partire da una discussione in seduta plenaria seguita da una relazione del Parlamento sulle sfide in materia di contrattazione collettiva;  10.     si rammarica della scarsa priorità data dalla Commissione alla cultura e ai temi educativi nella sua strategia politica annuale per il 2009; invita la Commissione a consolidare lo Spazio europeo dell’istruzione per tutti, in particolare migliorando la qualità, l’efficacia e l’accessibilità dei sistemi di istruzione e di formazione dell’Unione europea; ritiene che vada prestata una particolare attenzione alla formazione continua sviluppando la mobilità degli studenti, le competenze linguistiche e la formazione degli adulti; sottolinea l’importanza della diversità culturale in particolare nel settore dei contenuti digitali;  11.     si compiace dell’annuncio di una futura comunicazione sul dialogo Università-Impresa mirante a far sì che le università europee siano in grado di competere con le migliori università nel mondo; sostiene l’iniziativa di redigere un Libro Verde sulle industrie culturali e creative e sottolinea la necessità di sviluppare ulteriormente l’azione dell’Unione europea in questo settore, che contribuisce notevolmente alla creazione di posti di lavoro e alla crescita; ritiene che l’iniziativa dell’Unione europea dovrebbe puntare anche a rafforzare l’identità e la diversità culturale;  12.     sottolinea la necessità di accordare maggiore centralità alla questione dei diritti dei passeggeri, in particolare alla protezione dei passeggeri che viaggiano su lunghe distanze in autobus, in pullman e in aereo nonché ai passeggeri di treni e di navi; sottolinea l’importanza di portare a buon fine lo sviluppo dei sistemi di gestione del traffico e sollecita la Commissione a continuare a lavorare allo sviluppo del sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo (SESAR) e del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS);  Cambiamenti climatici e Europa sostenibile 13.     sostiene fermamente la Commissione che intende sviluppare ulteriormente la politica energetica dell’Europa in vista della sua indipendenza energetica e rafforzare la solidarietà fra Stati membri; si impegna a cooperare strettamente con il Consiglio e la Commissione per giungere, in tempi quanto più brevi possibile, a un accordo efficace e fattibile sui cambiamenti climatici e sul pacchetto energetico ; invita la Commissione a fornire tempestivamente un’analisi ottimale e quanto più possibile obiettiva sulle possibili implicazioni economiche e sociali dell’aumento dei prezzi energetici al fine di orientare nel modo migliore il processo decisionale legislativo in seno al Consiglio e al Parlamento; rileva inoltre che l’Unione europea deve continuare a dimostrare che la crescita economica e lo sviluppo possono essere conciliabili con un’economia a basse emissioni di carbonio; ricorda inoltre la necessità di garantire che gli obiettivi in materia di ambiente e cambiamento climatico figurino in tutte le politiche e i programmi finanziari dell’UE;  14.     è consapevole che il successo di tale strategia dipende anche dalla capacità dell’Unione europea di persuadere i partner, e in particolare gli attori principali sulla scena internazionale, a convergere verso questa strategia; sottolinea pertanto la necessità che l’UE parli con una voce sola e mostri in questo settore la necessaria solidarietà; prende atto del recente documento dell’Alto rappresentante e della Commissione europea (Cambiamento climatico e sicurezza internazionale) e sottolinea la necessità di un’impostazione congiunta nei confronti delle tematiche relative all’energia, al cambiamento climatico e agli affari esteri; deplora la mancanza di una strategia annuale e di lungo periodo relativa a una politica europea esterna sull’energia;  15.     si compiace che la Commissione desideri ridurre le emissioni derivanti dal trasporto di merci e la invita a presentare una proposta legislativa sull’inclusione dei trasporti marittimi e sulle vie navigabili interne nel sistema di scambio di diritti di emissione; plaude a tale proposito all’elaborazione di una nuova politica marittima e all’intenzione di presentare una proposta sulla riforma dell’organizzazione comune dei mercati dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, ma esorta la Commissione a precisare il modo in cui intende ridistribuire 6 milioni di euro nell’ambito della politica della pesca; invita la Commissione ad aggiungere alle azioni chiave previste per il 2009 nel quadro di un’Europa sostenibile un nuovo capitolo dedicato alla riforma dell’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;  16.     ritiene che la politica di coesione debba rimanere una politica comunitaria conformemente al trattato e al principio di solidarietà e pertanto respinge qualsiasi tentativo di rinazionalizzare la politica in questione; ritiene che in futuro debbano essere garantite le necessarie risorse finanziarie per la politica di coesione per affrontare le nuove sfide previste, che hanno un importante impatto territoriale; rileva che oltre alla coesione sociale ed economica occorre affrontare le sfide derivanti dall’evoluzione demografica, dalla concentrazione urbana, dalla segregazione, dai flussi migratori, dai necessari adeguamenti alla globalizzazione, dal cambiamento climatico, dalla necessità di garantire gli approvvigionamenti energetici e dal lento processo di avanzamento delle zone rurali;  17.     osserva che nel 2009 verranno attuati i cambiamenti legislativi decisi nel quadro della verifica dello stato di salute della PAC e si attende che la posizione del Parlamento sarà pienamente rispettata; accoglie con favore l’indicazione della Commissione secondo cui nel 2009 verrà presentata una serie di proposte volte a ridurre la burocrazia e auspica che esse si applicheranno anche agli agricoltori, in particolare per quanto riguarda la condizionalità; si compiace dell’intenzione della Commissione di promuovere una produzione agricola di qualità e si attende di svolgere un ruolo attivo nella formulazione di proposte concrete; si rammarica del fatto che la strategia politica annuale per il 2009 non tiene conto delle crescenti preoccupazioni concernenti la sicurezza alimentare;  Realizzare la politica comune d’immigrazione 18.     si compiace dell’impegno della Commissione di sviluppare una politica comune in materia di immigrazione e sottolinea che un Patto europeo sulla politica di migrazione dovrebbe riguardare le problematiche legate sia alla lotta all’immigrazione clandestina e alla gestione di quella legale che a una politica d’integrazione più ambiziosa nel rispetto delle competenze dell’UE, nonché l’avvio di una politica europea di asilo basata su proposte che la Commissione dovrebbe presentare entro la fine dell’anno; reputa prioritaria una revisione della Convenzione di Dublino II;  19.     sottolinea che la protezione delle frontiere è anch’essa una priorità e che in tale contesto vaglierà le recenti proposte (PNR UE, Eurosur, entrata-uscita e valutazione Frontex) pur insistendo sul rispetto di rigide norme sulla protezione dei dati;  20.     sottolinea che è della massima importanza accelerare la piena applicazione di SIS II e VIS; sottolinea anche l’esigenza di rafforzare Frontex, che dipende dall’impegno degli Stati membri di fornire personale e strutture;  Il cittadino al primo posto 21.     reitera la sua richiesta di riesaminare le otto direttive settoriali che avrebbero dovuto essere analizzate nel quadro della revisione delle norme sulla protezione dei consumatori e il lavoro svolto sugli strumenti orizzontali che stabiliscono i principi del mercato interno al fine di completare il mercato interno; sottolinea la persistente necessità di normative concrete nel settore del marchio “CE” e dei marchi di sicurezza; incoraggia la Commissione ad adoperarsi per garantire l’attuazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti per i consumatori;  22.     chiede maggiori iniziative nel settore della giustizia civile per delineare un quadro giuridico equilibrato per dare sicurezza e accesso alla giustizia; chiede ulteriori progressi sul quadro comune di riferimento quale uno dei più significativi impegni prelegislativi e sottolinea la necessità di una stretta cooperazione a questo progetto del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione;  23.     ritiene che non sia sensato vietare la discriminazione in un settore e consentirla invece in un altro; attende la proposta della Commissione relativa a una direttiva esauriente mirante a combattere la discriminazione ai sensi dell’articolo 13 del trattato CE, come previsto nel suo programma di lavoro per il 2008, pur sottolineando che devono essere rispettate le competenze degli Stati membri in questo settore;  24.     attende la proposta della Commissione sulla salute transfrontaliera pur sottolineando che devono essere rispettate le competenze degli Stati membri in questo settore; attende con vivo interesse il patto sulla salute mentale e ribadisce altresì il suo impegno a migliorare le cure sanitarie in Europa, tra cui il sostegno ad una strategia dell’UE nella lotta ai tumori, alle malattie cardiovascolari e ad altre gravi malattie molto diffuse e alle malattie rare;  25.     deplora la persistente vaghezza della strategia politica nel settore della sanità pubblica; incoraggia la Commissione a intensificare gli sforzi tesi a combattere le disuguaglianze legate a fattori sociali, economici e ambientali, a promuovere stili di vita sani e a migliorare l’informazione sulla salute, nonché a rafforzare le sue capacità di coordinamento e di risposta rapida nei confronti di minacce globali di carattere sanitario; per quanto riguarda REACH, ricorda alla Commissione che la corretta applicazione della normativa è un fattore cruciale per la sua riuscita;  chiede alla Commissione di garantire adeguate azioni preparatorie per i suoi futuri compiti emananti da REACH;  26.     invita ad adoperarsi maggiormente per affrontare la criminalità organizzata, in particolare la cybercriminalità, ed esorta la Commissione a intensificare gli sforzi per affrontare il flagello della tratta di esseri umani; invita pertanto a definire le politiche globali di lotta al terrorismo ed esorta la Commissione a presentare una proposta mirata a tutelare e a promuovere gli interessi delle vittime del terrorismo e a sviluppare proposte intese ad assicurare un più elevato grado di preparazione contro gli attacchi biologici;   27.     invita la Commissione a esaminare le disposizioni transitorie che potrebbero essere poste in essere, nell’attesa dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona, allo scopo di adottare atti legislativi in materia di giustizia e affari interni; sottolinea che nel 2009 il nuovo trattato riconoscerà al Parlamento europeo un nuovo ruolo per quanto riguarda le politiche relative allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia e la conclusione di accordi internazionali in materia, il che implica una profonda revisione di una parte della legislazione relativa all’attuale struttura a pilastri, come pure una revisione dello statuto di Europol e di Eurojust;  28.     accoglie con soddisfazione la proposta della Commissione sui diritti dei minori sulla loro protezione; constata che la strategia in materia di integrazione delle problematiche di genere è alquanto generica; si attende pertanto che la Commissione definisca con urgenza i dettagli delle iniziative che intende lanciare nel 2009; invita la Commissione a garantire che il programma Daphne III entri in vigore entro il termine prestabilito;  L’Europa quale partner mondiale 29.     si compiace dell’importanza data nella strategia politica annuale alla preparazione dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona; rileva che dovranno essere avviati preparativi sia internamente, che nelle relazioni della Commissione con il Parlamento e con il Consiglio; sottolinea l’importanza di preparativi adeguati per l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, in particolare per quanto riguarda la creazione del servizio europeo per l’azione esterna in cooperazione con il PE;  30.     sottolinea l’importanza di difendere e promuovere i diritti umani e il rispetto dello stato di diritto in tutto il mondo, in particolare in quei numerosi paesi dove i diritti umani non sono rispettati; 31.     sottolinea l’importanza di concludere al più presto i negoziati di adesione con la Croazia, anche per inviare alla più ampia regione dei Balcani occidentali il segnale che il suo futuro è all’interno dell’Unione europea, purché vengano soddisfatte le condizioni necessarie;  32.     sollecita la Commissione a contribuire pienamente alla revisione della strategia europea per la sicurezza e allo sviluppo di una politica dell’Unione coerente per quanto riguarda la NATO;  33.     chiede alla Commissione di controllare da vicino la piena attuazione delle condizioni fissate nel Piano di accordo globale sul Kosovo e di insistere sulla necessità di gettare le basi per un Kosovo multietnico; esorta la Commissione a predisporre, in collaborazione con il Consiglio, le necessarie strutture di coordinamento affinché i diversi attori comunitari presenti nel Kosovo parlino con una voce sola; invita la Commissione a servirsi del Processo di stabilizzazione e di associazione per favorire e sostenere l’iter degli Stati dei Balcani occidentali verso l’adesione all’UE;  34.     sottolinea la necessità di una Strategia dell’UE per il Mar Baltico onde accrescere la cooperazione e l’integrazione dei paesi dell’area e invita la Commissione a presentare un piano di attuazione della Sinergia del Mar Nero;  35.     chiede misure aggiuntive per rafforzare e rendere più importante per i paesi interessati la politica europea di vicinato; sottolinea che l’Unione europea deve mantenere il proprio impegno nei confronti dei valori democratici e dello stato di diritto in relazione ai paesi in parola; invita la Commissione a sostenere il conferimento di una dimensione parlamentare alla politica di vicinato per l’Est, attraverso la creazione di un’Assemblea EURO-NEST che riunisca deputati al Parlamento europeo e deputati dei parlamenti dei paesi interessati dalla politica di vicinato per l’Est;  36.     deplora che la Commissione non abbia formulato proposte specifiche riguardo a nuove possibilità di attuazione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio per realizzare gli impegni assunti entro il 2015; esorta la Commissione a garantire che siano mantenuti e, se possibile, incrementati nel 2009 gli aiuti umanitari forniti dall’UE, in particolare gli aiuti alimentari a favore dei paesi in via di sviluppo; ritiene che la riuscita dell’Agenda di Doha per lo sviluppo permanga la priorità commerciale dell’Unione europea, ma deplora il mancato avvio, nella strategia politica della Commissione, di una riflessione sull’agenda post-Doha dell’OMC; è del parere che un ambizioso capitolo “sviluppo sostenibile” dovrebbe costituire un elemento essenziale di un qualsiasi accordo di libero scambio (inclusa la ratifica e l’attuazione delle principali convenzioni dell’OIL, nonché delle norme ambientali fondamentali);  Attuazione, gestione e migliore regolamentazione 37.     afferma che in relazione a “Legiferare meglio”, occorre dare priorità alla corretta attuazione, al monitoraggio e alla comunicazione dei dati; ritiene, tuttavia, che la Commissione abbia un ruolo centrale nell’assistere gli Stati membri a raggiungere tale obiettivo; sottolinea che il Parlamento europeo dovrebbe essere maggiormente coinvolto nel controllo dell’applicazione della legislazione comunitaria ed evidenzia la necessità di una più stretta cooperazione interistituzionale per quanto riguarda le procedure di comitatologia;   38.     appoggia le proposte della Commissione volte a ridurre l’onere amministrativo e ricorda la sua determinazione e il suo contributo a raggiungere l’obiettivo della riduzione del 25% degli oneri amministrativi entro il 2012 ed esorta a conseguire quanto prima risultati tangibili; considera questo obiettivo come una priorità fondamentale, in particolare per le PMI, e come un contributo essenziale alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona; ricorda che tutta la legislazione deve perseguire tale obiettivo; indica tuttavia che la semplificazione, la codificazione e la rifusione dell’acquis esistente non dovrebbero pregiudicare gli obiettivi strategici;  39.     sottolinea la necessità che le priorità politiche siano sostenute da nuove priorità di bilancio affinché l’Unione europea possa svolgere un ruolo concreto;  40.     si attende che la Commissione lavori sulla qualità delle dichiarazioni nazionali (26 Stati membri hanno presentato una sintesi della spesa dell’Unione europea, secondo quanto previsto dal punto 44 dell’accordo interistituzionale e dall’articolo 53 ter del regolamento finanziario), al fine di renderle utilizzabili da parte della Corte dei conti europea, e attende la presentazione di una relazione tempestiva sulla qualità di tali sintesi e di proposte per il suo miglioramento; sottolinea, inoltre, l’importanza di attuare le decisioni relative al discarico per l’esecuzione del bilancio generale 2006, in particolare il piano d’azione sui Fondi strutturali e il seguito dato all’impiego dei fondi comunitari per azioni esterne; Comunicare l’Europa41.     invita la Commissione a mettere i cittadini al centro del progetto europeo; invita la Commissione a concentrare ulteriormente i propri sforzi nello sviluppo di una politica di comunicazione efficace per dare ai cittadini i mezzi per capire meglio l’Unione europea soprattutto nell’anno delle elezioni europee; sottolinea l’importanza di attuare velocemente il diritto d’iniziativa dei cittadini come previsto nel trattato di Lisbona; ricorda alla Commissione il suo impegno, alla luce della proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1049/2001 sull’accesso ai documenti, di sviluppare una maggiore trasparenza e un maggiore accesso ai documenti; 42.     incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti degli Stati membri.