Rischio di doppio pagamento degli oneri doganali

In
Italia capita che un importatore possa vedersi costretto a pagare due volte gli
oneri doganali relativi ad un’importazione. Questo succede nel caso in cui
abbia versato la somma corrispondente ad uno spedizioniere e che questo si sia
poi rivelato insolvente nei confronti della Dogana. L’autorità doganale,
essendosi tutelata nei confronti dello spedizioniere tramite una polizza
fideiussoria rilasciata da un istituto di assicurazione, riceve allora gli
oneri pagati da quest’ultima. E’ questo il punto inaccettabile, perché
scorretto:il proprietario della
merce , a causa del vigente “principio in pagamento in surroga”, è costretto a
pagare nuovamente il valore dei diritti doganali all’assicurazione stessa.

Questo
principio non è presente in altri ordinamenti, oltre a quello italiano; ma in
altri Stati membri (ad esempio Francia, Regno Unito, Germania, Danimarca,
Svezia, Spagna) il rischio di doppio pagamento esiste comunque a livello
teorico.

In
molti Stati membri esiste inoltre la possibilità per l’importatore di avere un
conto diretto presso le Dogane e questo, escludendo lo spedizioniere dai flussi
finanziari, di fatto preclude la possibilità di una sua insolvenza.

La
Commissione,

 

  1. 1.    
    È
    al corrente del rischio di doppio pagamento degli oneri doganali da parte degli
    importatori ?
  2. 2.    
    Non
    ritiene scorretto che, come nel caso italiano, un importatore venga coinvolto
    nel rapporto contrattuale di fideiussione fra compagnia assicuratrice e
    spedizioniere, mentre in realtà è assolutamente estraneo ad esso?
  3. 3.    
    Non
    considera opportuno agire per armonizzare la regolamentazione a livello UE in
    modo che ovunque sia possibile aprire un conto diretto presso l’autorità
    doganale?