“La questione dei rifiuti
tecnologici sta diventando un problema veramente grave: 400 mila cellulari e
tablet e 140 mila computer al giorno
rappresentano una minaccia mortale non solo per chi tra quei rottami scava per vivere,
ma anche per il rischio del perenne inquinamento delle discariche globali”
– è quanto scrive l’On. Cristiana
Muscardini, vicepresidente della commissione Commercio internazionale del
Parlamento europeo al Presidente della Commissione europea, Josè Manuel
Barroso. “La nuova norma UE del 2012, che aggiorna le direttive WEEE (Waste Electronical and Electric Equipment) del
2003, dal 2016 impone a ciascun Stato
membro di riciclare 45 tonnellate di rifiuti elettronici per ogni 100 di
prodotti nuovi venduti nei tre anni precedenti. Dal 2019 l’obiettivo minimo
aumenta a 65 tonnellate. Questa nuova direttiva dovrebbe essere approvata dagli
Stati membri entro il 2014.
A che punto sono queste approvazioni? – chiede
Muscardini. Esistono situazioni critiche sul territorio dell’UE? L’UE conosce
le esperienze letali di questo fenomeno che accadono in Pakistan, in India e in
Cina?”