RICORDARE UN PO’ DI QUELLO CHE ACCADE INTORNO AL NOSTRO ISOLAMENTO NECESSARIO

Nel ventesimo giorno
di chiusura dell’Italia come molti, tra il dolore per le persone scomparse e la
partecipazione a quello di quanti stanno combattendo per tornare alla vita un
pensiero anche ai tanti che, tra tutte le diverse difficoltà materiali e morali,
hanno perso un amico a quattro zampe, un piccolo compagno di vita che ci ha
lasciato quando più avevamo bisogno del suo conforto, quando diventa un
problema in più anche questo lutto d’amore.

Consiglio, a chi
può, di leggere l’articolo del 27 marzo del Corriere
della Sera
a firma Stella, in modo molto chiaro, e con
significativi riferimenti culturali, il giornalista scrittore sottolinea la
babele di documenti che rendono incomprensibili molte leggi e decreti compreso
l’ultimo composto da centoventitremila parole… Le notizie si sovrappongono,
dall’Italia al mondo, assetati di conoscere seguiamo tutti tutto e
qualche volta dimentichiamo la necessità di ricordare, di elaborare e capire
veramente quanto ci viene detto. Ieri il consigliere scientifico del presidente
Trump, Anthony Fauci, ha previsto che tutte le città degli Stati Uniti saranno
colpite e che impedire un numero spropositato di morti dipenderà dalle misure
di contenimento e dall’efficacia delle risposte degli ospedali e dalla loro
capacità di ricezione.

In Italia un nuovo
problema: traghetti per le isole, della compagnia Tirrenia, ieri sono stati
sospesi perché i conti bancari della società erano stati bloccati per un debito
che la stessa avrebbe verso lo Stato e che risale a quando avevano acquistato,
anni fa, la vecchia Tirrenia che allora era pubblica. Non è pensabile si possa
bloccare un servizio vitale specie per il trasporto di viveri e merci e, nel
caso delle isole Tremiti, vitale anche per l’energia elettrica e lo
smaltimento  dei rifiuti. L’Istituto Einaudi for Economic and Finance
prevede la fine dei contagi dal 5 al 16 maggio. Catania è la città con maggior
contagi della Sicilia, oggi in Italia i guariti sono 15.729, i contagiati, in
totale, 105.792, i deceduti 1.2428, sono diminuiti i ricoveri in rianimazione,
calano un po’ i contagi in alcune realtà, si è inaugurato il nuovo ospedale da
campo nella fiera di Milano. La rivista dell’Università di Harvard stigmatizza
errori come quelli di aver detto all’inizio “Milano non si ferma” e di avere
tenuto riunioni, anche con leader politici nazionali, con assembramenti di
persone e strette di mano, ovviamente sempre tutti senza mascherine perchè si
diceva che non servivano…

Preoccupa molti
oltre l’incapacità europea di trovare un accordo, sia economico che di contrasto
al virus, la legge fatta approvare dal presidente Orban in Ungheria, legge che
dà al presidente i pieni poteri, condanna anche a cinque anni di carcere chi
dovesse dare notizie ed informazioni difformi su quello che il governo deciderà
e che sospende l’attività del parlamento. La legge potrà essere un domani
abrogata solo con la maggioranza di due terzi dei parlamentari, cioè solo con i
parlamentari dei partiti di governo, quello dello stesso Orban e del suo
alleato!

La generosa
partecipazione di imprese e singoli cittadini alla raccolta fondi per la
protezione civile, ad ieri erano 64 milioni, a queste donazioni si aggiungano
le altre, molte e cospicue, fatte direttamente agli ospedali e quelle
organizzate da diversi organi di stampa, inoltre molti cittadini, oltre a
quelli attivi nel volontariato, hanno fatto donazioni di cibo e generi di
conforto sia al personale ospedaliero che a quello dei pronti interventi.
Continua anche la solidarietà di chi offre cibo ai meno abbienti ma lo Stato fa
ancora troppo poco specie per questi ultimi, i 400 milioni che i sindaci
dovranno dividersi e ridistribuire non bastano minimamente neppure per pochi
giorni. A Recanati regalano a tutti i cittadini le mascherine ricevute in dono
dalla città cinese con la quale Recanati è gemellata. A Napoli uno dei tanti
quartieri a rischio, che chiede una sanificazione, è quello di San Giovanni
dove vi sono situazioni di degrado e sovraffollamento inaccettabili. Saranno
studiati, una volta finita l’epidemia, gli abitanti di Ferrara che, ad oggi,
sono stati quasi immuni dal virus, solo 320 contagi in una città e provincia di
una regione tra le più colpite, lo studio servirà alla comunità internazionale
per capire meglio chi può essere immune o comunque meno attaccato dal virus. La
zona del ferrarese, nei secoli, è stata portatrice di patologie croniche come
l’anemia mediterranea e la citemia, malattie che potrebbero aver fatto
sviluppare alla popolazione speciali anticorpi.

In Francia dove il
virus continua a colpire, è stata organizzata una produzione che sfornerà ogni
mese 40 milioni di mascherine, in India si disinfettano con acqua e candeggina
i migranti e manca il cibo mentre i senza tetto si rifugiano sugli alberi per
non essere colpiti dalle guardie.

Negli Stati uniti si
è arrivati a 170.000 contagiati e l’Africa è sempre più a rischio perché è
impossibile mantenere la distanza di sicurezza, non esistono mascherine,
presidi sanitari, ospedali attrezzati a sufficienza e le persone devono uscire
per forza per attingere acqua- Per cercare di contenere il contagio sono stati
isolati molti centri urbani. Nel frattempo a Hong Kong comincia la seconda
quarantena, il Paese dopo essere stato chiuso a gennaio e febbraio, evitando
tutti i morti e contagiati che si sono invece verificati in Cina, aveva
riaperto le attività ma i nuovi 528 casi hanno fatto nuovamente chiudere gli
aeroporti e i luoghi pubblici.

Quanto avvenuto deve
far procedere tutti con molta cautela, per riaprire bisogna avere la certezza
della gradualità, della funzionalità sanitaria e di una cura valida in attesa
del vaccino. Senza uno screening sierologico sulla popolazione, per capire chi
è a rischio, chi immune e chi, essendo guarito, ha sviluppato gli anticorpi,
ogni apertura sarà a rischio.