Certo le scuole devono essere aperte ma in sicurezza e ad oggi manca la necessaria sicurezza per I trasporti pubblici, vi è la mancanza di personale scolastico sufficiente, non si è certi della validità dei tamponi e della tempestività nell’eseguirli, pertanto sarebbe stato logico che invece di scontrarsi per giorni sulla data della fine vacanza si fosse provveduto a sanare i deficit ancora esistenti rimandando di 10 giorni il ritorno a scuola. Si sarebbero, in questo periodo, potuti fare molti altri vaccini ai ragazzi e ci saremmo allontanati anche dalle date delle festività che per i molti incontri, famigliari e non, hanno aumentato notevolmente il contagio. Questa volta il governo ha sbagliato, troppe mediazioni, troppe pressioni e ricatti, troppa attenzione ai dati elettorali più che alle reali esigenze del Paese.
L’obbligo vaccinale, secondo molti compreso chi scrive, andava esteso a tutta la cittadinanza perché tutti i non vaccinati sono a rischio ospedalizzazione e rianimazione con le ormai note conseguenze che ricadono sul resto della popolazione, cioè sulla stragrande maggioranza degli italiani. L’aumento dei contagi, per responsabilità dei non vaccinati, con un’occupazione degli ospedali che impedisce il ricovero per altre gravi patologie e procura nuovi danni spesso irreparabili, è un costo umano ed economico enorme. Ha sbagliato il governo a indicare l’obbligo vaccinale solo per chi ha più di 50 anni ed ha sbagliato fissando una ridicola multa di 100 euro per chi, nella fascia d età dell’obbligo vaccinale non è vaccinato e non è lavoratore. La multa deve essere almeno in parte commisurata al danno che si produce, Ogni giorno di ospedale ha un costo di 1500 euro, ma il costo ancora superiore è quello che i no vax fanno a tutti gli altri cittadini mettendo a rischio la loro salute. Inoltre sappiamo bene come moltissime persone non lavorano ufficialmente ma svolgono molte attività a contatto con gli altri. Questa volta non c’è stato il compromesso di qualità ma il tentativo di mettere insieme visioni completamente diverse della vita ha prodotto decisioni incomplete e in parte inutili o dannose.