PSICOFARMACI E PUBBLICITA’

Una corretta azione di lobby – dichiara il portavoce di “Giù le mani dai bambini” – presuppone la dichiarazione sul mandante (in nome di chi si parla e si agisce), una relazione trasparente con i mezzi d’informazione, presentarsi con informazioni corrette. Non pare sia questo il caso di una nota agenzia internazionale di Relazioni Pubbliche che ha supportato la comunicazione di un  convegno pro-psicofarmaci di Roma, organizzando una conferenza stampa per promuovere la necessità di aumentare significativamente le prescrizioni di molecole psicoattive  ai bambini italiani. Questa agenzia di PR collabora con una multinazionale farmaceutica che sta introducendo in Italia uno psicofarmaco per bambini, la Guanfacina; un vecchio anti-ipertensivo che ora si vuole riciclare per la disattenzione dei bambini. Tale molecola è un brevetto da tempo in cerca di una malattia a cui essere associato. La proceduta ed il metodo usati per identificare clienti disponibili solleva qualche perplessità. In genere succede il contrario. Di fronte ad una malattia si fa della ricerca per trovare antidoti e terapie. Che un’agenzia di PR si presti a simili tentativi è un problema di etica professionale che non vogliamo affrontare. Ma che una casa farmaceutica  operi in questo modo, cercando ipotetici  clienti per una molecola esistente e non più usata per il primitivo scopo, l’anti ipertensione, ci sembra un’operazione molto disinvolta, che rovescia la scala di valori alla quale ci si dovrebbe attenere quando si tratta di salute: prima i bambini e poi il business.


 


La Commissione


 



  1. condivide questa guaduatoria?

  2. L’uso improprio della Guanfacina ha a che fare con le nuove norme sulla farmacovigilanza pubblicate alla fine del 2010, come mi è stato confermato nella risposta all’interrogazione n. E-8366/2010, e quindi sulla sicurezza dei prodotti medicinali?

L’Agenzia europea dei medicinali, responsabile della valutazione scientifica dei prodotti medicinali, avrebbe un’opinione da esprimere sull’uso della molecola citata  per bambini con problemi legati all’attenzione?