PEDOFILIA, INTERNET ED EDUCAZIONE

Il
risultato shock di una ricerca realizzata dall’ Istituto Ipsos per conto
dell’Organizzazione Save the Children in
occasione del Safer Internet Day 2014 dedicato
dalla Commissione alla sensibilizzazione dei più giovani ad un uso corretto e
consapevole della rete, rileva la gravità di una situazione che rischia di
rendere inutili gli sforzi educativi. Dal sondaggio, infatti, si ricava che il
38% degli intervistati ritiene accettabile avere rapporti con adolescenti, che
il 28% di adulti ha contatti in rete con adolescenti che non conoscono, che il
41% è rappresentato da contatti stabiliti per primi da adolescenti e che l’81%
degli italiani pensa che le interazioni sessuali tra adulti e adolescenti siano
diffuse e trovino in Internet il principale strumento per iniziare e sviluppare
la relazione che può,sfociare in un incontro fisico. Solo il 36% ritiene che
gli adolescenti siano impreparati a gestire una relazione sessuale con un
adulto, anche se l’1% degli intervistati pensa che il rapporto potrebbe
addirittura essere formativo per il minore. Secondo gli organizzatori della ricerca
se un adulto accetta anche semplicemente di fare sexting con un minore, si sta comportando da adolescente tra gli
adolescenti, assumendo una forma gravissima di deresponsabilizzazione. Di
fronte a questi dati sconfortanti,

 

la
Commissione

 

1.    Non
teme che Internet, in assenza di regole, rappresenti un veicolo importante per
la diffusione della pedofilia?

2.    Non
pensa che iniziative più efficaci debbano essere realizzate per impedire che
questo strumento di conoscenza diventi un mezzo diseducativo e deresponsabilizzante
non solo nei confronti dei minori,, ma anche degli adulti che anziché tendere
alla maturità ritornano infantilmente all’adolescenza?

3.    Non
considera che l’unica soluzione a questo stato di cose sia un corretto e serio
processo educativo?

In che misura ritiene che l’Unione possa
contribuire a questo processo?

IT

E-001546/2014

 Risposta di Cecilia
Malmström

a nome della
Commissione

(22.4.2014)

 

 

Al fine di
combattere il rischio di crimini di matrice sessuale via internet, la direttiva
sulla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori[1]
impone agli Stati membri di conferire il carattere di reato all’adescamento da
parte di un adulto di minori che non abbiano raggiunto l’età del consenso
sessuale per fissare un appuntamento allo scopo di abusare o sfruttare
sessualmente un minore. Tali reati comportano una pena di almeno un anno.

 

Inoltre, la Commissione
sovvenziona campagne educative. La direttiva impone agli Stati membri di
prendere iniziative, mediante campagne di comunicazione e sensibilizzazione,
programmi di istruzione e ricerca, di creare consapevolezza e ridurre il
rischio che i minori possano cadere vittime di abusi e sfruttamento sessuale. Sensibilizzare
è anche uno dei quattro obiettivi centrali dell’Alleanza mondiale contro
l’abuso sessuale di minori online, un’iniziativa che riunisce i ministri degli
Interni e della Giustizia di 52 paesi.

 

La Commissione sovvenziona, nell’ambito del programma “Internet più
sicuro”, una rete paneuropea di centri di Internet più sicuro[2];
ciascuno di tali centri promuove a livello nazionale iniziative per sensibilizzare
i minori, i genitori e gli insegnanti a saper affrontare i pericoli online, quali
l’adescamento in linea o il “sexting[3]“, e
usare in modo responsabile le tecnologie online. Tali centri offrono anche
consulenza tramite linee di soccorso.

 

Infine, la Commissione sostiene
numerosi progetti che sovvenzionano le attività di indagine legate allo
sfruttamento sessuale dei minori via Internet delle organizzazioni nazionali e internazionali
di contrasto.



[1]     Direttiva
2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011,
relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la
pornografia minorile, e che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI del
Consiglio (GU L 335 del 17.12.2011, pagg. 1–14).

[2]     http://www.saferinternet.org/

[3]     http://www.saferinternet.org/online-issues/teachers-and-educators/sexting