“E’ contro tutti i principi sui quali si fondano i diritti umani costringere due bambini a vivere dove non vogliono, in una situazione di grande sofferenza, pregiudizievole per la loro crescita equilibrata e serena. L’Ue che si dichiara patria dei diritti umani come può sopportare la loro negazione nei confronti dei figli della signora Colombo e di tanti altri bambini?”. Cristiana Muscardini e i colleghi Cancian, Rivellini, Scurria, Fidanza, Angelilli, Bartolozzi, Sartori, Bizzotto, Rinaldi, Berlato, Gardini, Tatarella, Mastella, Rossi, Zanoni, Motti, Morganti chiedono a Barroso di uscire da un silenzio che diventa colpevole dopo che l’11 giugno scorso