NON SOLO SEGNALI DI FUMO

In un momento cosi delicato vi é la necessità di essere seri e responsabili
nel fare proposte sia sul piano politico che economico e ogni proposta dovrà
garantire assoluta trasparenza. Se é doveroso che parlamentari, ministri, consiglieri ed assessori regionali,
nel momento della crisi, promuovano una decurtazione del loro emolumento come
segnale per un sacrificio comune che tutti dobbiamo fare, é altrettanto vero
che il problema oggi riguarda l’accentramento di emolumenti e di potere che
hanno in poche mani: le mani di coloro che rivestono contemporaneamente più
incarichi. Vorremmo che il nostro governo intervenisse per modificare una realtà che
da troppi anni dà un cattivo esempio: quando la stessa persona riveste più
incarichi in consigli di amministrazione di società pubbliche, o a
partecipazione pubblica, incarichi che gli sono stati assegnati dalla politica,
questi diventa, comunque, un collettore d’interessi oltre che di denaro
pubblico e con gli interessi si accresce la rarefazione del potere in poche
mani, con grave danno per la democrazia e per la trasparenza. Invitiamo i ministri Calderoli, La Russa e tutti coloro che in questi
ultimi giorni hanno presentato proposte, in molti casi destinate solo ad essere
il rinnovamento dello status quo, ad affrontare questo tema e a dirci cosa ne
pensano. Per trasparenza e per rispetto degli italiani e della politica vorremmo
fosse reso pubblico l’elenco di coloro che oggi assommano sulla propria persona
più incarichi amministrativi od elettivi e vorremmo che fosse loro chiesto di
fare una scelta. Solo così ci sarà quella chiarezza politica alla quale
aspirano i cittadini. Non é levando qualche euro ai consiglieri comunali che
porteremo un risparmio alla collettività ma vigilando ed impedendo un mal
costume evidente. Bisogna stabilire a monte i requisiti che devono avere coloro che
rappresenteranno comuni, province e regioni nei vari consigli di
amministrazione  e stabilire che
nessuno possa assommare più incarichi per i quali via é un emolumento
rilevante. Solo in questo modo garantiremo ai cittadini che chi li rappresenta,
in quanto designato dalla politica, é presente sul posto di lavoro per
occuparsi della cosa pubblica e non solo per garantire gli interessi del suo
dominus, cioè di chi lo ha nominato. La legge che stabilisce le incompatibilità non é affatto chiara e spesso
non é rispettata in modo tempestivo: deputati che fanno i sindaci o consiglieri
regionali che per qualche tempo fanno anche i parlamentari europei rappresentano
una stortura della democrazia. Il centro destra deve affrontare questi problemi con chiarezza altrimenti
la politica nuova non nascerà e continueremo a lanciare solo segnali di fumo.