Milano, 10
settembre 2014
“Constatare che il genitore italiano, padre o madre
che sia, viene privato della potestà genitoriale o dell’affido e costretto a
pagare gli alimenti dei figli, obbligati a loro volta a vivere in Germania con
il genitore tedesco, anche contro la loro volontà”. E’ quanto Cristiana
Muscardini, presidente del Movimento Conservatori Social Riformatori, torna a
chiedere, al Guardasigilli Andrea Orlando in merito allo Jugendamt, l’ente per
l’infanzia e la gioventù tedesco cui la Germania demanda anche le questioni inerenti i
minori con cittadinanza doppia e non solo tedesca.
Sollecitato lo scorso 19 giugno sui poteri
coercitivi che lo Jugendamt esercita anche nei confronti di minori di
nazionalità non esclusivamente tedesca, il ministero della Giustizia ha fornito
una risposta che secondo Cristiana Muscardini, eurodeputata per 5 legislature,
“sarebbe stupefacente ed incredibile, se non fosse tragicamente vera ed
esemplarmente corrispondente allo stato del rapporto di docilità e
condiscendenza delle autorità italiane nei confronti della Germania in merito
al diritto di famiglia”.
“Non sono emerse criticità nel rapporto con le
Autorità tedesche in merito al diritto di famiglia” la risposta fornita il 2 settembre dal
ministero alla segnalazione di Cristiana Muscardini, quest’ultima si è nuovamente
rivolta per lettera al ministro riproponendo la questione sollevata già nei
mesi scorsi (e in diversi interventi da europarlamentare): “Cosa è necessario
fare per porre un freno a questa disgraziata deriva? Prima di tutto sarebbe
necessario che il suo Ministero fosse consapevole e cosciente dei danni
materiali e morali subiti da cittadini italiani e dai loro figli per opera
dello Jugendamt. Con un po’ di buona volontà le criticità apparirebbero
immediatamente e mostrerebbero tutta la loro gravità. Pensi alla situazione di
una madre alla quale vengono sottratti i figli – sia pure con la violenza
dell’apparente legalità – o ai bambini costretti a vivere in Germania contro la
loro impotente volontà”.