“Rimaniamo sconcertati dalle parole del Commissario Borg, sullo
scandalo carne equina, che si “lava le mani” imputando agli Stati membri di non
aver effettuato controlli appropriati invece di riflettere sul problema
legislativo dell’etichettatura delle carni: senza
un’etichettatura trasparente che definisca la filiera e l’origine di ogni
prodotto, da quello alimentare al manifatturiero, continueranno le truffe
economiche e i danni sanitari in tutta Europa” – ha dichiarato
Cristiana Muscardini, vicepresidente della commissione Commercio
Internazionale, a seguito dell’audizione al Parlamento del Commissario alla
Salute, Tonio Borg – “diventa evidente che la frode debba essere punita,
pertanto chiediamo l’armonizzazione delle sanzioni che devono essere un
deterrente a ogni azione fraudolenta. La Commissione deve garantire sostegno
all’implementazione della legislazione europea negli Stati membri e riflettere
sulla possibilità di stanziare fondi per addetti ai controlli che, per
l’attuale crisi, sono stati drasticamente
risotti”. La Muscardini,
portavoce dei Conservatori Social Riformatori italiani, ha invitato la Commissione a
riprendere in esame l’urgente necessità del regolamento della denominazione di
origine e di un provvedimento per l’etichettatura trasparente, dall’alimentare
a la manifatturiero.