Dopo le uscite e le dichiarazioni degli ultimi giorni, l’eurodeputato e Vicepresidente dell’Assemblea nazionale di Fli, Cristiana Muscardini, in un articolo pubblicato sul periodico on line Il Patto Sociale dichiara: “La crisi di identità non è un problema di scelta partitica o di schieramento, è un problema esistenziale perché riguarda l’esistere, il nostro esistere come persone singole all’interno di un mondo fatto di altre persone. E’ il problema connesso al dilagare della anaffettività, tutti sono convinti, in modo acritico, di essere nel giusto. Mi dispiace che Urso ed altri amici se ne siano andati da Fli, per gli anni e gli eventi che abbiamo vissuto insieme, per l’apporto che avrebbero potuto dare per far crescere Fli se fossero rimasti. Mi dispiace – continua Muscardini – che autorevoli esponenti di Fli abbiano avuto parole ingiuste e comunque esagerate nei confronti di chi ha scelto di non stare più con noi, in quelle parole ho ritrovato certi metodi ‘larussiani’. A casa mia due errori non hanno mai fatto una ragione, sempre e comunque bisogna cercare di essere imparziali e difendere le proprie idee non può mai voler dire demonizzare il pensiero degli altri. C’è un’Italia in crisi, ma la crisi è ovunque: nel sistema politico e nel sistema economico perché è finita un’epoca, l’epoca del consumismo esasperato, di un capitalismo diventato quasi la brutta copia di un certo comunismo perché entrambi hanno fatto crescere élite autoreferenziali ignorando i passaggi democratici e le esigenze complessive. Noi, pur nel nostro piccolo, dovremmo avere il compito di offrire un apporto concreto per dare vita a un nuovo sistema per la nostra società che arranca perché, se la crisi è sistemica, è il sistema che va modificato. Dobbiamo ritornare alla vera funzione della politica che è studio, analisi, ascolto e capacità di produrre ciò che è utile a tutti e non ciò che è interesse di pochi, partiti o singoli che essi siano
L’attraversamento del deserto non è un problema – conclude Muscardini – siamo in tanti disposti a camminare su sentieri difficili perché in tanti, non tutti, purtroppo, abbiamo da sempre rifiutato le autostrade dei compromessi, non ci pesa essere portatori d’acqua, ma ci rifiutiamo di trasportare cicuta, perché Fli non è la casa di alcuni, ma la casa di tutti coloro che hanno qualcosa da offrire in pari dignità”.
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