MACELLAZIONI RITUALI E BENESSERE DEGLI ANIMALI

Lo scorso anno, in Olanda, è stato approvato un provvedimento, presentato da governo e opposizione insieme, che vieta la macellazione delle carni adoperando tecniche rituali che escludono l’uso di anestetici o di sistemi che stordiscono l’animale. Un bando simile esiste già da tempo in altri paesi europei come la Svezia o l’Austria mentre in altri Stati, come l’Italia, esistono normative che tollerano la macellazione rituale. La legge, presentata da uno schieramento trasversale, ha acceso il dibattito tra i difensori dei diritti degli animali e i difensori della libertà religiosa.


 


La Commissione:



  1. tenuto conto del protocollo allegato al trattato della Comunità europea sulla protezione e il benessere degli animali, considerando la necessità di rispettare i riti religiosi e le tradizioni culturali non ritiene che comunque la macellazione debba avvenire previo stordimento dell’animale? E che la non applicazione del protocollo oltre a non rispettare i diritti degli animali porti ad un inasprimento delle  differenze tra i vari paesi e le diverse culture?  

  2. La ricerca Dialrel ha prodotto risultati positivi in ordine al prevalere o meno degli interessi degli animali nella macellazione?

  3. Non ritiene che sia necessaria una normativa applicabile in tutti gli Stati dell’Unione che omologhi i provvedimenti in materia di macellazione rituale?

  4. E’ a conoscenza delle conseguenze sulla salute delle persone che utilizzano carni di animali sottoposti ad enormi scariche di adrenalina?

 


E-003775/2012


Risposta di John Dalli


a nome della Commissione


(11.6.2012)


 


 


1. La Commissione ritiene che le disposizioni UE in tema di protezione degli animali al momento della macellazione o dell’abbattimento[1][1]che concede deroghe allo stordimento in caso di macellazione religiosa rispetta sia il benessere animale conformemente all’articolo 13 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea sia la libertà di religione sancita dall’articolo 10 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.


 


2. Il progetto di ricerca DIALREL ha contribuito a realizzare progressi nel campo della macellazione rituale, in particolare istituendo un dialogo tra le parti interessate. La Commissione ha diffuso questi risultati agli Stati membri.


 


3. Considerato il margine di discrezione lasciato agli Stati membri in questo ambito[1][2] la Commissione ritiene che sulla base della legislazione vigente sia difficile imporre agli Stati membri l’applicazione di pratiche ottimali. La Commissione prevede però di presentare nel 2014 linee guida per l’attuazione del regolamento (CE) n. 1099/2009 in cui potrebbe inserire raccomandazioni in merito alla deroga allo stordimento.


 


4. Lo stress registrato dagli animali poco prima o durante la macellazione può produrre una qualità anomala delle carni con conseguente riduzione della conservabilità, ma non si ripercuote sulla sicurezza della carne








[1]     Direttiva 93/119/CEE (GU L 340 del 31.12.1993) e, a decorrere dall’1.1.2013, regolamento (CE) n. 1099/2009 (GU L 303 del 18.11.2009).



[2]     In particolare alla luce della formulazione del considerando 18 del regolamento (CE) n. 1099/2009.