Lotta al cybercrime

 Oggetto: Lotta al cybercrimine  

L’Unione europea ha stanziato 300 mila euro per EUROPOL, al fine di creare un sistema d’allarme che permetta di identificare con efficacia e tempestività i crimini perpetrati via Internet, come le frodi informatiche e i furti d’identità in tutti i 27 Stati membri. La «strategia quinquennale» approvata recentemente dal Consiglio impegna Europol a scovare ogni traccia di attività illegale, sorvegliando più a fondo i sospetti.

Può la Commissione precisare:

1. Se fra i crimini da identificare su Internet figurano anche i siti pedofili e pedopornografici?
2. In caso affermativo, la strategia quinquennale è applicabile anche agli editori di questi siti?
3. Non ritiene che il successo di questa missione di Europol dipenda anche, se non forse soprattutto, dalla necessaria cooperazione con gli Stati nazionali?
4. In caso negativo, non crede necessario ed opportuno includere la pedofilia fra i crimini da identificare su Internet?

 

 

Risposta data da Jacques Barrot a nome della Commissione

La piattaforma europea di segnalazione degli illeciti constatati su Internet serve a raccogliere e a centralizzare le informazioni relative ai reati rilevati sul web, compresi i siti pedofili e pedopornografici, fornite dalle piattaforme nazionali. Queste ultime, con un punto di contatto nazionale, potranno così permettere l’arrivo di informazioni a una piattaforma europea basata presso Europol ai fini di un riscontro esaustivo.

La piattaforma europea servirà anche a rinviare alle piattaforme nazionali i dati che le riguardano, garantendo costantemente la reciproca informazione. La piattaforma nazionale del paese che ha ricevuto la segnalazione potrà così diffondere le informazioni (indirizzo elettronico del sito, contenuto illegale: foto, suono, video, ecc..) che permettono di individuare l’autore dei fatti che si trova sul suo territorio, inoltrandole al servizio di contrasto più idoneo ad occuparsi del caso secondo un protocollo prestabilito.

Si renderà necessaria l’effettiva partecipazione delle autorità degli Stati membri. Ogni piattaforma nazionale seguirà una propria modalità di funzionamento, avvalendosi di una banca dati con possibilità di controlli incrociati e di uno strumento nazionale di statistica. Il programma della Commissione «Prevenzione e lotta contro la criminalità» consente agli Stati membri di finanziare l’introduzione o l’adattamento delle piattaforme nazionali per permettere lo scambio di informazioni con Europol.