L’INIZIO DI UN NUOVO CORSO

L’Italia ha vinto e siamo
tutti contenti, ci serviva una iniezione di fiducia, un momento di
partecipazione collettiva, la consapevolezza che per vincere occorre fare un
lavoro di squadra, avere fiducia in noi stessi e negli altri, coltivare
determinazione e speranza. Dopo questa vittoria sento la necessità di tornare
su un punto riguardo l’articolo  di Walter Veltroni, che conosco e stimo
da quando facevano, in opposti schieramenti, politica attiva. Veltroni nel suo
articolo, pubblicato sul Corriere
della Sera
 domenica 11 luglio, parla giustamente di solidarietà e di
amicizia riferendosi alla nostra nazionale ed al senso di ritrovata
condivisione dopo la tragica esperienza  del  covid. Poi Veltroni
commette un grave errore non riuscendo a liberarsi da un luogo comune e
sbagliato, oggi particolarmente pericoloso. Quando infatti scrive “in questi
tempi da lupi le nostre squadre invertono la gerarchia delle parole, valgono il
collettivo, la comunità, l’interesse generale” Veltroni ignora che se c’è una
società nella quale la collaborazione, il reciproco aiuto, il rispetto dei
ruoli, questa è proprio la società dei lupi. I lupi, sterminati fino a pochi
decenni fa, dopo aver rischiato l’estinzione, sono da alcuni anni una specie
protetta dall’Unione europea ed è riconosciuto, anche nel mondo scientifico,
che i lupi sono tra le specie che garantiscono la sopravvivenza
dell’ecosistema, quell’ecosistema che proprio noi umani continuiamo a mettere a
rischio. Sono certa che Veltroni abbia sbagliato in buona fede usando modi di
dire antichi ma pericolosi specie in questo periodo nel quale in
qualche regione italiana si vorrebbe tornare ad uccidere l’unico alleato
che abbiamo in natura per mantenere l’equilibrio della fauna selvatica. Anche
le recenti manifestazioni degli agricoltori, che hanno denunciato il pericolo
sempre più grave per le colture rappresentato da un’eccessiva presenza di
ungulati, specie cinghiali, ci dovrebbe fare riflettere sull’uso corretto
delle parole. Non siamo in un tempo da lupi ma in un tempo nel quale gran parte
degli umani ha perso ogni senso di collaborazione e rispetto reciproco, ogni
condivisione delle leggi e delle regole comuni, ogni rispetto degli altri forse
perché è stato perso il rispetto di se stessi. Cerchiamo ora di tramutare
questa vittoria calcistica in un nuovo corso per la nostra vita politica, lavorativa,
sociale, insieme si possono vincere le mille difficoltà della vita. Insieme possiamo
garantire che il progresso sia utile e non danneggi l’ecosistema, forse lo
possiamo fare imparando proprio dalla società  dei lupi che rispettano le
loro regole, che non uccidono per crudeltà o piacere, che aiutano ed assistono
i componenti del gruppo, piccoli, anziani o malati.