L’EUROPA E LA SUA POLITICA PER IL CONTINENTE AFRICANO

Se da un lato è certamente una buona notizia che rallentino gli
arrivi di migranti dalla Libia, dando un po’ di respiro a Lampedusa e alle
coste italiane, è sempre più allarmante il disinteresse dell’Europa rispetto
alle decine di migliaia di persone che, per sfuggire a guerre, soprusi e
carestie, si trovano ammassate in veri e propri campi lager in Libia e non
solo. La politica europea per l’immigrazione è da anni inadeguata, per meglio
dire colpevole, come quella per le politiche economiche e sociali per l’Africa.
Siamo da troppo tempo abituati ad intervenire solo seguendo logiche di mercato
e di profitto senza neppure conoscerne le vere regole, così l’Europa ha perso
il mediterraneo ed il resto dell’Africa a favore dell’espansionismo cinese che
ha guardato avanti ed ha investito in un nuovo colonialismo che non offre
un vero aiuto ai paesi africani e danneggia anche l’Europea. Sempre per
miopia l’Europa ha lasciato che il fenomeno immigrazione aumentasse creando
problemi, specie negli Stati europei le cui sponde sono vicino al continente
africano, senza trovare una strada che sapesse coniugare accoglienza,
integrazione, sviluppo dei paesi più poveri e rispetto delle regole e delle
leggi che regolano le nostre democrazie ed il nostro modo di vita. Di parole, promesse
e ritrattazioni ne abbiamo sentite molte ormai da troppi anni e siamo arrivati
troppo vicini al punto di rottura mentre ogni giorno dovremmo sentite il peso
di coloro che sono morti e dei troppi che aspettano una risposta mentre sono
rinchiusi in campi di concentramento subendo torture e violenze. Certo la
risposta non è aprire indiscriminatamente le frontiere ma altrettanto
certamente la risposta non è, tenendo le frontiere chiuse e controllate, ignorare
quello che è accaduto e continua ad accadere. La cooperazione ha fallito, le
popolazioni non sono state aiutate a crescere offrendo aiuti perché avessero un
minimo di sviluppo economico e democratico, i regimi si sono arricchiti, il
terrorismo si è espanso portando tutti i giorni a contare nuove vittime. Siamo
stati concentrati, in sede nazionale, a parlare dei problemi legati all’immigrazione
solo in chiave di consensi elettorale e in sede europea è valsa la stessa
logica mettendo il nord Europa in eterno contrasto col sud dell’Unione, egoismi,
interessi, miopia ed impreparazione politica e di strategie economiche si sono
coniugate con falsi buonismi. L’Europa ha il dovere, non solo morale ma
economico e per la propria sopravvivenza, di rivedere completamente ed immediatamente
la sua politica per il continente africano, occorrono progetti celeri per aiutare
le popolazioni e forze europee di controllo che verifichino, nei paesi costieri
dove i profughi arrivano in cerca di un imbarco per l’Europa, che le
condizioni di vita, il rispetto dei diritti umani siano attuati.