LETTERA AL PRESIDENTE POETTERING

   Egregio on. Hans Gert POETTERING

Presidente del Parlamento europeoBruxelles

                                                                                                                  Milano, 29 agosto 2008

Caro Presidente, 

il periodo che stiamo vivendo è, purtroppo, ricco di tragici avvenimenti. Il pericolo di un peggioramento delle relazioni con la Russia per la situazione creatasi nel Caucaso, è sicuramente un’emergenza che l’Unione europea dovrà affrontare con grande determinazione ed unità ma un’altra notizia sta tenendo banco in questi ultimi giorni per la violenza che la caratterizza e perchè ci tocca tutti da vicino, come cristiani ma, soprattutto come cittadini europei.  

I cristiani sono sotto attacco nello stato dell’Orissa nell’India orientale. Più di 600 chiese sono state distrutte, 4000 i cristiani costretti a fuggire dai loro villaggi e almeno 25 coloro che sono rimasti uccisi a causa della violenta persecuzione.Fin da domenica 24 agosto chiese, scuole e altre istituzioni, luoghi di preghiera e case di cristiani sono stati saccheggiati, distrutti e bruciato. I cristiani sono stati assaliti e, sembra, almeno venti-cinque di loro sono stati uccisi, alcuni dei quali bruciati vivi o letteralmente fatti a pezzi. 

Sua Santità, Benedetto XVI, è intervenuto esprimendo il proprio dolore e sdegno per le violenze subite dai cristiani in India e invitando i leader religiosi e le autorità civili a lavorare insieme per ristabilire tra i membri delle varie comunità la convivenza pacifica e l’armonia che sono sempre state segno distintivo della società indiana. 

Ritengo sia nostro dovere accogliere l’invito del Pontefice e, per questo motivo, ti chiedo di sottolineare, all’apertura dei lavori del Parlamento, lunedì, tutta la preoccupazione della Presidenza e dell’Assemblea per la gravità di questi eventi, di esprimere il cordoglio per le vittime e di invitare il Consiglio e la Commissione a seguire con la massima attenzione l’evoluzione di questa tragica vicenda.  

Inoltre, vista la particolare rilevanza degli avvenimenti, penso sarebbe giusto invitare i presidenti dei gruppi politici a far sottoscrivere ai propri deputati un appello di solidarietà e un invito alle autorità indiane di intervenire immediatamente per porre fine a questi atti criminali e di intolleranza religiosa e per ristabilire un clima di convivenza civile e puniti tutti i responsabili.Ti chiedo infine che l’argomento sia messo nell’agenda della prossima riunione della Conferenza dei Presidenti. 

Ti ringrazio e in attesa di un tuo cortese riscontro, ti saluto cordialmente

                                                                  Cristiana Muscardini