Le minacce di Al Zawahiri

 

 

Ennesimo messaggio video del numero due Al Zawahiri che  ritorna su internet  e  attacca a tutto campo. Per farlo si concede una “sceneggiatura” di 97 minuti dove le domande di uno  sconosciuto intervistatore diventano  un ottimo  pretesto per   criticare la politica Usa, il papa  Benedetto   XVI e persino la politica estera iraniana per non   essere  capace  a mettere  in pratica le proprie  minacce contro lo stato  d’Israele.Cio’ che maggiormente sorprende e preoccupa, é il modo in cui Al Sahab, il marchio a cui la multinazionale del terrore affida le proprie strategie comunicative, gestisce la piattaforma multimediale. Una propaganda interattiva che offrirà agli utenti un mese di tempo per mettere in  internet domande e commenti, con il rischio di alimentare una spirale di odio e rancore senza fine verso i paesi occidentali, come recentemente è stato fatto dall’emittente privata del Qatar, Al Jazeera, che ha mandato in onda un sondaggio choc sugli attentati compiuti l’11 dicembre ad Algeri.

 A tal proposito   La Commissione:  

1) Non ritiene opportuno, trattandosi di propaganda terroristica,  di adoperarsi per oscurare  i siti che ospitano questi messaggeri di morte?

 2) Non pensa che i gestori dei server dovrebbero controllare i contenuti che diffondono?

3) Non ritiene che i gestori che trasmettono notizie, immagini e contenuti contrari alle leggi dei Paesi europei ove i siti sono visionati, o che comunque trasmettano messaggi che incitano alla violenza, debbano essere sanzionati in tutti i Paesi dell’Unione?