LE APP ANTI-CONTRAFFAZIONE

Come non sempre
è noto, la contraffazione è uno dei mali che affliggono il commercio in misura
sempre più pesante. Secondo l’OCSE, il mercato dei prodotti falsi vale oggi 460
miliardi di dollari ed è sempre in crescita. I colpiti da questo male non sono
solo coloro che producono gli originali, molto spesso di alta qualità, ma anche
coloro che comperano un prodotto truffaldino e coloro che non possono occupare
un posto di lavoro legale. Essendo la contraffazione per sua natura
clandestina, lo Stato perde gli introiti fiscali tanto per la produzione,
quanto per il lavoro “in nero” che rimane sommerso. Ora però esiste un’arma
informatica che permette di riconosce se un prodotto è autentico o falso. Si
tratta di una app scaricabile dal sito web Certilogo.com,
accessibile da cellulari, da tablet e da PC. Certilogo è un sistema di
autenticazione creato in Italia, disponibile in otto lingue e usato in più di
100 paesi da oltre 30 grandi marchi. Funziona attraverso un codice sempre
diverso di 12 caratteri cucito su un’etichetta o stampato su un certificato o
su un pacco d’imballaggio. Lo si digita online, si forniscono altre
informazioni richieste (negozio o sito di vendita)e si può sapere in tempo
reale se l’acquisto è autentico oppure no.

 

La
Commissione

 

1.   
Conosce questo sistema?

2.   
Non potrebbe tenerne conto nella definizione delle misure
da decidere per combattere la contraffazione, che è un vero cancro
dell’attività commerciale?

3.   
Non potrebbe suggerire alle dogane, se non l’avessero
ancora fatto, di dotare i loro computer di questa nuova app
anti-contraffazione?

4.   
Non potrebbe invitare i marchi che ancora non l’avessero
fatto ad usare questo sistema Certilogo?


IT

E-006165/2013

Risposta
di Michel Barnier

a nome
della Commissione

(27.8.2013)

 

 

I servizi
della Commissione sono consapevoli che le tecnologie di autenticazione e
tracciabilità costituiscono un mercato in espansione, che può contribuire a
proteggere le catene di approvvigionamento dalle merci contraffatte. La Commissione, in
cooperazione con l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di
proprietà intellettuale, si prefigge di contribuire alla diffusione di
informazioni sulle tecnologie disponibili, affinché i titolari di diritti di
proprietà intellettuale possano adottare le strategie anticontraffazione più
adatte alla loro particolare attività. Tuttavia, l’onorevole deputato
comprenderà che la
Commissione non può né intende intervenire nelle decisioni
commerciali delle imprese, quali la scelta del sistema da acquistare per
rispondere alle esigenze in questo ambito.