Corretta e coraggiosa la dichiarazione del ministro Giorgetti, in sintesi la legge di bilancio sarà difficile e complessa e non si potrà fare tutto quello che il governo avrebbe voluto fare.
Ovviamente, come già in altre occasioni con altri governi, continuiamo a chiederci perché promettere quanto, conti alla mano, si sa di non poter mantenere in tempi rapidi, perché continuare con la politica degli annunci creando illusioni e disillusioni.
Sappiamo tutti, almeno quelli che non sono in malafede, che la situazione è molto difficile sul piano interno, europeo ed internazionale: alla guerra in Ucraina dobbiamo aggiungere la crisi del grano, anche questa voluta dalla Russia, e dei prodotti agricoli flagellati dalla siccità o dalle alluvioni, lo sbarco di decine di migliaia di migranti per i quali occorrono strutture e risorse, il cambiamento climatico che sta creando vere emergenze.
L’Italia sembra che sul piano economico risponda meglio di altri stati ma le casse dello Stato non hanno adeguate risorse per dare il via a tutte le iniziative che il governo vorrebbe e certamente prima di pensare al ponte sullo Stretto sarà bene provvedere a mettere in sicurezza le troppe strutture pericolose e pericolanti e dare il via a quella riforma sanitaria senza la quale troppi italiani sono rimasti senza servizi adeguati.
Bene allora la coraggiosa dichiarazione di Giorgetti ma ora ci aspettiamo che il governo riveda le strategie senza cadere nella vecchia abitudine della politica politicante di dare un contentino a questa e a quella forza politica non tenendo conto delle vere urgenze delle famiglie e delle attività produttive
Certo avere una opposizione più intelligente e meno inutilmente astiosa sarebbe di aiuto ma al momento non si vedono sbocchi in questo senso salvo qualche dichiarazione di Renzi.