La crisi del Kashmir

La situazione nella regione
del Kashmir, una volta considerata la “Svizzera dell’India”, è sempre più
calda. La regione è presidiata dai soldati indiani e la contesa che è sempre
stata politica, si sta trasformando in religiosa. In pratica si sta assistendo
a una talebanizzazione, in cui bambini e ragazzi vengono manipolati nelle
scuole islamiche per dar luogo ad una specie di “Intifada made in Kashmir”.  L’ultima volta che Gilani, anziano leader della All
Hurryat Conference, di confessione wahabi e sostenitore del diritto
all’autodeterminazione del Kashmir, ha indetto una manifestazione, ci sono
stati 18 morti e sono state assaltate numerose scuole cristiane. Molte sono le
giovani vittime nelle mani di burattinai che le trasformano in martiri
alimentando i giochi di potere.

 

La Commissione

1.   
Tiene
monitorata la situazione conflittuale della regione del Kashmir?

2.   
Non
ritiene opportuno favorire una politica europea in difesa delle giovani vittime,
prima che diventino martiri?

3.   
Non
considera opportuno finanziare delle scuole che possano tenere lontani i
giovani del Kashmir dalle “madrasse”, promotrici di fanatismi religiosi?

4.   
Quali
iniziative intende promuovere per evitare la talebanizzazione di quella
Regione?