JUGENDAMT, GLI ON. MUSCARDINI, RINALDI, ANGELILLI, MAZZONI, TOIA INCONTRANO IL COMMISSARIO EUROPEO ALLA GIUSTIZIA REDING PER DISCUTERE DEL PROBLEMA

Bruxelles, 10
luglio 2013 –
“E’ necessario sviluppare una cooperazione più
stretta tra i paesi che soffrono le decisioni dello Jugendamt tedesco sui figli
di coppie binazionali” – ha dichiarato l´on. Cristiana Muscardini,
Vicepresidente della Commissione Commercio Internazionale al Parlamento
Europeo, in occasione dell´incontro che con i deputati europei Rinaldi,
Angelilli, Mazzoni, Toia e due genitori, in rappresentanza di centinaia di altri
nella medesima situazione, ha avuto ieri con il gabinetto del Commissario
Europeo alla Giustizia, Viviane Reding. “Bisogna iniziare a fare quadrato
contro un sistema di giustizia familiare che considera, in caso di separazione,
il genitore tedesco l´unico capace di poter ´crescere´ i figli (attuando così
un processo di germanizzazione) e impedendo ai genitori stranieri di poter
svolgere la propria funzione genitoriale perché in questo modo ai bambini verrà
sottratto l´affetto ma anche una parte fondamentale della propria cultura. E
non vogliamo credere che nel terzo millennio si possano ipotizzare processi di
germanizzazione come l´atteggiamento dello Jugendamt fa purtroppo presupporre”.
La vicepresidente del Parlamento europeo, on. Roberta Angelilli, in qualità di
mediatore europeo per le questioni internazionali riguardanti i minori, ha
dichiarato che il suo ufficio riceve numerosissime richieste di aiuto da parte
di genitori che, avendo dei bambini in Germania, non hanno più nessun contatto
con loro. Tutto ciò, oltre a violare i diritti degli adulti, viola
inequivocabilmente quelli dei minori. L´on Niccolò Rinaldi ha ricordato le
numerose iniziative svolte al Parlamento europeo sul problema Jugendamt
replicando ai membri del gabinetto che ribadire la loro impossibilità ad
intervenire, come successo fino ad ora, provoca una sicura sfiducia da parte
dei cittadini nelle istituzioni europee. “La Commissione – ha
sottolineato – non dovrebbe sottostimare questo problema che non riguarda solo
i genitori separati, ma tocca il rispetto dei diritti fondamentali e concerne
il futuro dell’Europa stessa”. L’on. Toia ha inoltre auspicato che la Commissaria Reding
abbia il coraggio di battersi e di imporre il rispetto dei diritti fondamentali
dei bambini, così come si è già battuta per altre nobili cause.
A conclusione dell´incontro, i parlamentari europei hanno deciso di inviare
una lettera al Presidente lituano, Dalia Grybauskaite, (semestre di presidenza
europea iniziato il primo luglio) per chiedere che il Consiglio affronti il
problema.