Istituzione del servizio sanitario veterinario mutualistico

Oggi 15 ottobre 2008 sarà ufficialmente presentato in una conferenza stampa il disegno di legge N. 255 intitolato “Misure per l’istituzione del Servizio sanitario veterinario mutualistico e norme a favore della cura di cani e gatti”. La legge introduce nell’ordinamento legislativo italiano un insieme di misure volte alla tutela e alla salvaguardia degli animali d’affezione. Le novità più rivoluzionarie sono due: – la creazione di un servizio sanitario nazionale gratuito per cani e gatti a cui provvederanno le aziende sanitarie locali oppure, in caso di inadeguatezza del servizio delle ASL, medici veterinari pubblici e privati e associazioni animaliste riconosciute dalle regioni;- la possibilità per i proprietari di detrarre le spese veterinarie dall’imponibile IRPEF.

I beneficiari delle prestazioni erogate dal servizio mutualistico appartengono a determinate categorie cioè quelle più bisognose di tutela come ad esempio i cani e i gatti i cui proprietari, per motivi di reddito, risultino già esenti dal pagamento delle spese del Servizio sanitario nazionale, i cani e i gatti ospitati in strutture gestite da associazioni di volontariato, i cani di quartiere, i cani e i gatti impiegati nella pet-therapy e i gatti delle colonie feline. L’applicazione di questo disegno di legge per cui vengono stanziati 10 milioni di euro annui, oltre ad agevolare il possesso e la cura degli animali da compagnia che devono essere iscritti all’anagrafe canina per fruire delle prestazioni del Servizio, favorisce l’adozione di animali randagi con misure speciali come ad esempio il primo intervento veterinario gratuito in caso di raccolta di animali vacanti.

  

La Commissione

 

1.    è a conoscenza se in altri Paesi europei esiste un Servizio sanitario nazionale mutualistico per cani e gatti simile a quello italiano?

 

2.    Non ritiene opportuno che questi tipi di servizi mutualistici così come la normativa sul randagismo vadano estesi oltre che a cani e gatti a tutti i tipi di animali domestici spesso abbandonati?

 3.   Può fare il punto della situazione sulle diverse iniziative in materia presentati al Parlamento Europeo come ad esempio la “Convenzione Europea per la Protezione degli animali randagi e d’affezione” per cui l’eurodeputato Alain Hutchinson sta raccogliendo le firme?

 

isposta data da Androulla Vassiliou a nome della Commissione

La Commissione non è a conoscenza che un servizio veterinario nazionale per cani e gatti, come quello citato dall’onorevole parlamentare, esista in altri Stati membri.

La creazione di sistemi analoghi rientra nelle competenze degli Stati membri. Perciò il funzionamento di un simile servizio e qualsiasi decisione di estendere la portata dell’operazione ad animali randagi diversi dai gatti e dai cani spetta, a sua volta, agli Stati membri.

Per quanto concerne la Convenzione europea sulla protezione degli animali da compagnia, presso il Consiglio d’Europa, la UE non è membro di questa convenzione in quanto il settore del benessere degli animali domestici rimane unicamente di competenza degli Stati membri. Sulla base di informazioni disponibili, numerosi Stati membri hanno già ratificato la predetta convenzione.

Malgrado la Comunità non abbia competenze per intervenire nella gestione di animali da compagnia e animali randagi, la Commissione sta seguendo con interesse qualsiasi progresso in questo settore. Attualmente, la Commissione sta attivamente appoggiando il lavoro svolto dall’Ufficio internazionale delle epizoozie (UIE) allo scopo di sviluppare orientamenti specifici per il controllo delle popolazioni canine che si spera possano essere adottati dai 172 paesi membri dell’UIE, alla prossima sessione generale dell’UIE, che si terrà nel maggio 2009.