INGRESSO DEL PAKISTAN NEL SGP+

Cristiana Muscardini (ECR); Sergio Berlato (PPE);

Salvatore Tatarella (PPE);

Patrizia Toia (S&D);

Ricardo Cortés Lastra (S&D)

A
breve scadranno le misure adottate dall’UE relative al rilascio del waiver sui
dazi Pakistani: siamo stati informati che la Commissione si sta adoperando per
reintrodurre una concessione generalizzata e senza scadenza del dazio zero ai
prodotti che dal Pakistan entrano in Europa. Inoltre, siamo a conoscenza del
fatto che tra i paesi in lista per godere del SPG + vi e’ anche il Pakistan, il
quale ha inviato la propria applicazione nonostante la mancanza di controllo
sull’effettiva implementazione delle convenzioni sulle quali si basa
l’accettazione di un paese terzo. 

La
Commissione ha inoltre emanato un atto delegato che comprende tutte le applicazioni
dei paesi candidati al SPG+ in modo tale che il rigetto di una sola
applicazione comprometterebbe anche tutte le altre. A quanto ci risulta, le
motivazioni attribuite dalla Commissione sono basate non sulla mancata
applicazione delle convenzioni sui diritti umani e norme ambientali e sociali,
ma sulla semplice mancanza di report e segnalazioni che provino il contrario.

 

La Commissione

 

  • Non
    ritiene di dovere accertarsi dell’effettiva implementazione delle
    convenzioni sui diritti umani e del rispetto delle norme sociali e
    ambientali in Pakistan?
  • Nel caso
    in cui avesse provveduto, quali sono gli esiti delle indagini?
  • Su quali
    eventuali report esterni basa il proprio giudizio sull’ingresso del
    Pakistan nel programma SPG+?
  • Non crede
    che sia inopportuno utilizzare l’emanazione di un atto delegato, che rende
    più difficili le procedure di esame dal momento che se la domanda di un
    paese venisse rigettata, decadrebbero anche tutte le altre, magari
    presentate da paesi adempienti ai requisiti richiesti?

IT

E-007870/2013

Risposta di
Karel De Gucht

a nome della Commissione

(12.8.2013)

 

Nel diritto
dell’UE [Regolamento (UE) n. 978/2012[1]], la Commissione ha il
compito di analizzare la conformità ai pertinenti requisiti giuridici dei paesi
che richiedono il sistema di preferenze generalizzate plus (SPG+). La
valutazione della Commissione sull’attuazione delle convenzioni si basa sulle
relazioni degli organi di controllo competenti per tali convenzioni, a norma
dell’articolo 9, paragrafo 1, lettera b). Tali relazioni non evidenziano gravi
carenze nell’attuazione delle pertinenti disposizioni delle convenzioni da
parte del Pakistan.

 

Il ricorso ad
un unico atto delegato è stabilito dal regolamento (UE) n. 978/2012 e
garantisce la massima coerenza nell’analisi delle candidature. Tale strumento
limita inoltre le potenziali discriminazioni che sarebbero in ogni caso
contrarie agli obblighi che incombono all’UE nell’ambito dell’Organizzazione
mondiale del commercio (OMC).

 

La Commissione rimanda inoltre l’onorevole deputato alla sua risposta alla
precedente interrogazione scritta E-004904/2013[2].

 



[1]     Regolamento
(UE) n. 978/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012,
relativo all’applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate
e che abroga il regolamento (CE) n. 732/2008 del Consiglio (GU L 303 del
31.10.2012, pag.1).

[2]     http://www.europarl.europa.eu/plenary/en/parliamentary-questions.html?tabType=wq#sidesForm.