INCENDI AZIENDA TESSILE IN BANGLADESH

INTERVENTO IN AULA

 

Incendi aziende tessile in Bangladesh

on. Cristiana Muscardini

15/01/2013

 

 

 

 

Presidente,

Colleghi,

 

 

la tragedia in
Bangladesh del 24 novembre e’ stata preceduta e seguita da altre in fabbriche
tessili di paesi poveri dove il comparto industriale locale lavora spesso su
commissione per imprese di paesi industrializzati.

Le eventuali
responsabilità dei proprietari e dei manager locali, la mancanza di controlli,
da parte delle autorità competenti, sulla situazione degli impianti, dei luoghi
di lavoro e sulle condizioni dei lavoratori saranno accertate ma l’Unione
europea ha il dovere di rivolgere alle nostre imprese, che lavorano nei paesi
meno sviluppati, un severo invito a farsi carico, per quanto di loro competenza,
di verificare che le aziende delle quali si avvalgono per la produzione di
manufatti da immettere sul mercato, europeo e non, abbiano condizioni di lavoro
compatibili con la sicurezza e il rispetto dei lavoratori.

Le aziende europee
che producono in aeree a basso costo di manodopera devono comunque portare
sviluppo in quei paesi facendosi carico dei controlli necessari perché la
mondializzazione e il libero mercato non possono essere confusi con lo
sfruttamento dei poveri seguito dalla frode di vendere ad alto costo in occidente
il frutto di una manodopera  che lavora a
rischio della vita come ho avuto modo di sottolineare in una mia proposta di
risoluzione lo scorso novembre.